Investing.com - Nuovo record trimestrale per il gas europeo, che al momento supera i 171 euro per MWh sul contratto Dutch TTF per agosto a causa dell'estensione degli scioperi degli addetti ai lavori in Norvegia. Scioperi che si uniscono ad un mercato già teso per i tagli delle forniture russe ai principali Paesi europei.
La compagnia petrolifera e del gas norvegese Equinor (OL:EQNR) ha dichiarato che dovrà effettuare "arresti controllati" della produzione in quattro giacimenti - Heidrun, Kristin, Tyrihans e Aasta Hansteen - dopo che il sindacato Lederne, che rappresenta circa il 15% dei dipendenti del settore del paese, ha respinto le ultime proposte di mediazione della società.
La produzione totale dei quattro siti è di circa 333.000 barili di petrolio equivalente al giorno, di cui 264.000 boe al giorno sono gas naturale, secondo Equinor, con lo sciopero comporterà anche un calo di circa 130.000 barili al giorno della produzione petrolifera norvegese.
Tuttavia, l’impatto sarà più sentito sui mercati del gas naturale per via dell’importanza delle forniture norvegesi da quando la Russia ha cominciato a chiudere i rubinetti in risposta alle sanzioni occidentali per l'invasione dell’Ucraina.
La stretta sulle forniture di gas norvegese arriva in un momento estremamente delicato per l'Europa. La Russia ha tagliato completamente le forniture a paesi tra cui Paesi Bassi e Danimarca e ha più che dimezzato i flussi verso i suoi maggiori clienti, Germania e Italia. Martedì, c'è stato modesto miglioramento della situazione in Austria, dove il gruppo integrato di petrolio e gas Omv (VIE:OMVV) ha affermato che la carenza da gas russo è scesa al 40% dal precedente 50%.
Situazione più difficile in Germania, che sta acclerando i piani di sostituzione dei volumi di gas russo con un programma di investimenti in terminali per l'importazione di gnl. Lunedì, le autorità di regolamentazione statali hanno dato la loro approvazione per l'inizio immediato della costruzione di un terminale di rigassificazione galleggiante a Wilhelmshaven, vicino a Brema, che coprirebbe l'8,5% della domanda di gas tedesca.
Klaus-Dieter Maubach, CEO del gruppo energetico tedesco Uniper SE (ETR:UN01), ha affermato di "sperare" che la struttura sia operativa "prima della fine del prossimo inverno". Uniper è attualmente in trattative con il governo federale tedesco per un bail-out del valore di miliardi di euro per coprire le perdite che sta subendo in quanto sostituisce il gas russo contratto con il gas del mercato spot.