MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso un'altra seduta segnata dai venti di tempesta che spirano dalla Cina.
A scandire il passo è stato il tonfo delle borse cinesi sulla scia della nuova svalutazione dello yuan e dei timori crescenti sul rallentamento dell'economia di Pechino.
Nel pomeriggio, però, l'annuncio della sospensione del blocco automatico degli scambi azionari in Cina ha consentito ai mercati europei di rialzare la testa e risalire decisamente dai minimi.
Secondo quanto spiegato da un dealer, la decisione di Pechino ha dato la stura al ritorno degli acquisti degli istituzionali in un contesto di ipervenduto.
** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso l'1,14%, tornando intraday sotto quota 20.000 punti per la prima volta dal 21 gennaio 2015, ma chiudendo sopra la soglia tecnica e psicologica (20.189,48 punti l'ultimo prezzo). L'AllShare è sceso dell'1,22% e il MidCap dell'1,81%. Volumi per un controvalore di circa 3,5 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è arretrato del 2,33%.
** Banche ancora protagoniste in negativo: il paniere ha chiuso in ribasso del 2,09%, con INTESA SANPAOLO (-1,69%) poco meglio di UNICREDIT (MI:CRDI) (-2,54%). Male le popolari, MONTEPASCHI (-3,28%) e MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-1,91%).
** Fuori dal paniere principale, pesante CARIGE, in calo del 4,79%.
** Restando ai finanziari, segno meno pure per risparmio gestito (BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) -2,33%, AZIMUT (MI:AZMT) -2,81% e ANIMA -3,98%) e assicurazioni (UGF -2,17% e UNIPOLSAI -1,81%; fuori dal coro GENERALI: -0,19%).
** I prezzi del greggio, scivolati fino ai minimi da oltre dieci anni, hanno affossato i petroliferi, che, però, hanno recuperato un po' di terreno nel finale: ENI (MI:ENI) -0,76%, SAIPEM (MI:SPMI) -1,77% e TENARIS -2,84%.
** A picco l'automotive: il paniere europeo ha lasciato sul terreno il 3,32%. A Milano FCA (MI:FCHA) ha ceduto il 3,28%, CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL il 2,66% ed EXOR (MI:EXOR) l'1,19%. Fuori dal paniere principale, FERRARI -3,25%, PIAGGIO -3,81% e BREMBO -5,81%.
** Travolti dalle vendite anche BUZZI (MI:BZU) UNICEM (-4,17%) e CAMPARI (-2,32%).
** Hanno retto l'urto i tradizionali difensivi (gli energetici: TERNA (MI:TRN) +0,25%, SNAM +0,08%, A2A (MI:A2) +1,06%, ENEL (MI:ENEI) GREEN POWER +0,77% ed ENEL +0,43%), TELECOM ITALIA (+0,45%), le società oggetto di Opa (ANSALDO STS -0,3% e ITALCEMENTI (MI:ITAI) -0,2%), nonché, con l'eccezione di TOD'S (-1,5%), il lusso (YOOX NET-A-PORTER +1,95%, MONCLER +0,49% e SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) +2,53%).
** Tra le small e mid cap, MOLESKINE affondata (-5,99%) dall'annuncio che Parsimony ha azzerato la partecipazione.