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Investing.com — Goldman Sachs (NYSE:GS) ha aumentato le sue previsioni sul prezzo dell'oro a fine anno da $3.100 a $3.300 per oncia troy e ha rivisto il suo intervallo di previsione a $3.250-$3.520, citando aumenti inaspettati nei flussi degli exchange-traded fund (ETF) e una domanda robusta e sostenuta da parte delle banche centrali.
L'oro ha recentemente superato i $3.000 per oncia il 14 marzo dopo un periodo di riposizionamento speculativo, guidato da notizie riguardanti un possibile pacchetto di tariffe rivolto all'UE e dall'attenzione mediatica su un quadro di "accordo di Mar-a-Lago".
Questo ha portato a un forte rimbalzo delle posizioni speculative, spingendo l'oro nuovamente all'85° percentile del posizionamento dopo aggiunte nette di circa 60 tonnellate.
Le prospettive rialziste di Goldman sono sostenute dalle aspettative che le banche centrali manterranno un forte slancio negli acquisti. La banca ora prevede una media di 70 tonnellate al mese di acquisti da parte delle banche centrali, in aumento rispetto alla precedente stima di 50 tonnellate.
"La nostra previsione di base presuppone che il posizionamento speculativo si normalizzi dagli attuali livelli elevati (85° percentile), mentre la parte alta del nostro intervallo di prezzo riflette un posizionamento persistentemente teso in un contesto di elevata incertezza", hanno affermato in un rapporto gli strateghi di Goldman Lina Thomas e Daan Struyven.
Il rapporto evidenzia anche la possibilità che, in scenari di rischio estremo, i prezzi dell'oro potrebbero superare i $4.200 per oncia entro la fine del 2025.
Il ruolo della Cina nel mercato globale dell'oro rimane fondamentale, con la sua banca centrale che continua ad accumulare oro come parte di una più ampia strategia di diversificazione.
Goldman Sachs stima che se la Cina mantenesse il suo attuale ritmo di acquisti di oro — circa 40 tonnellate al mese — potrebbero essere necessari 3-6 anni perché la quota delle sue riserve auree raggiunga il 20-30%, allineandosi più da vicino agli standard dei mercati sviluppati.
La banca d'affari di Wall Street nota anche che le nuove allocazioni di oro autorizzate per le compagnie assicurative cinesi, pari a circa 280 tonnellate, potrebbero fornire un supporto ai prezzi quando la domanda emerge nei cali di prezzo.
I potenziali rischi al ribasso includono un accordo di pace tra Russia e Ucraina, che potrebbe innescare vendite speculative a breve termine. Tuttavia, gli strateghi ritengono che questo non altererebbe materialmente lo squilibrio strutturale tra domanda e offerta.
"Il congelamento degli asset della banca centrale russa ha stabilito un precedente significativo che dovrebbe mantenere elevata la domanda delle banche centrali", ha osservato il rapporto.
Un altro potenziale evento che potrebbe causare un temporaneo calo dei prezzi è una forte vendita di azioni, che potrebbe portare alla liquidazione delle posizioni in oro guidata dai margini.
Ma tali eventi sono probabilmente di breve durata, hanno affermato gli strateghi, poiché l'elevata incertezza finirebbe per riportare gli acquirenti speculativi nel mercato.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.
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