Investing.com - I futures dell’oro questo mercoledì si staccano dal minimo di quattro settimane della seduta precedente, mentre gli investitori tornano sui mercati alla ricerca di valutazioni più convenienti.
I guadagni dovrebbero restare limitati tra le crescenti aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di acquisti durante il vertice di politica monetaria di dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.274,30 dollari l’oncia troy negli scambi europei del mattino, in salita dello 0,25%.
I prezzi Comex dell’oro sono rimasti in un range che va da 1.265,10 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero e il massimo della seduta di 1.276,40 dollari l’oncia troy.
Il contratto di dicembre ieri è sceso a 1.260,50 dollari l’oncia troy, il minimo dal 15 ottobre, prima di stabilirsi a 1.271,20 dollari l’oncia troy, in calo dello 0,77%.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.251,10 dollari l’oncia troy, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.287,70, il massimo dall’11 novembre.
Le perdite di ieri sono seguite alle dichiarazioni del Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart, il quale ha affermato che la banca centrale potrebbe iniziare a ridurre il ritmo del suo programma di acquisti di bond già a dicembre.
Inoltre il Presidente della Fed di Dallas Richard Fisher ha messo in guardia sulla riduzione dello stimolo, affermando che “a un certo punto dovrà essere ridimensionato”.
Crescono le aspettative che la Fed possa iniziare la riduzione del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese già il prossimo mese, in seguito ai dati ufficiali USA di venerdì che hanno mostrato un aumento di 204.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, ben al di sopra dei 125.000 previsti dagli economisti.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta all’udienza del Senato di domani che confermerà Janet Yellen primo presidente donna della Federal Reserve, per avere indicazioni sul corso futuro della politica monetaria USA.
I prezzi dell’oro sono scesi di circa il 25% quest’anno per i timori che la Fed possa iniziare a ridimensionare lo stimolo prima del previsto.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è in salita dello 0,1% a 20,79 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1% a 3,201 dollari la libbra, il minimo dal 17 settembre.
I traders del rame sono rimasti delusi dalla mancanza di dettagli concreti sulle riforme di politica economica annunciate durante il Terzo Vertice Plenario cinese, conclusosi ieri.
I leader si sono impegnati a lasciare che i mercati giochino un ruolo fondamentale nell’economia nella prossima decade, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.
La nazione asiatica è il principale consumatore al mondo di rame, con il 40% della richiesta mondiale nello scorso anno.
I guadagni dovrebbero restare limitati tra le crescenti aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di acquisti durante il vertice di politica monetaria di dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.274,30 dollari l’oncia troy negli scambi europei del mattino, in salita dello 0,25%.
I prezzi Comex dell’oro sono rimasti in un range che va da 1.265,10 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero e il massimo della seduta di 1.276,40 dollari l’oncia troy.
Il contratto di dicembre ieri è sceso a 1.260,50 dollari l’oncia troy, il minimo dal 15 ottobre, prima di stabilirsi a 1.271,20 dollari l’oncia troy, in calo dello 0,77%.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.251,10 dollari l’oncia troy, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.287,70, il massimo dall’11 novembre.
Le perdite di ieri sono seguite alle dichiarazioni del Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart, il quale ha affermato che la banca centrale potrebbe iniziare a ridurre il ritmo del suo programma di acquisti di bond già a dicembre.
Inoltre il Presidente della Fed di Dallas Richard Fisher ha messo in guardia sulla riduzione dello stimolo, affermando che “a un certo punto dovrà essere ridimensionato”.
Crescono le aspettative che la Fed possa iniziare la riduzione del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese già il prossimo mese, in seguito ai dati ufficiali USA di venerdì che hanno mostrato un aumento di 204.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, ben al di sopra dei 125.000 previsti dagli economisti.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta all’udienza del Senato di domani che confermerà Janet Yellen primo presidente donna della Federal Reserve, per avere indicazioni sul corso futuro della politica monetaria USA.
I prezzi dell’oro sono scesi di circa il 25% quest’anno per i timori che la Fed possa iniziare a ridimensionare lo stimolo prima del previsto.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è in salita dello 0,1% a 20,79 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1% a 3,201 dollari la libbra, il minimo dal 17 settembre.
I traders del rame sono rimasti delusi dalla mancanza di dettagli concreti sulle riforme di politica economica annunciate durante il Terzo Vertice Plenario cinese, conclusosi ieri.
I leader si sono impegnati a lasciare che i mercati giochino un ruolo fondamentale nell’economia nella prossima decade, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.
La nazione asiatica è il principale consumatore al mondo di rame, con il 40% della richiesta mondiale nello scorso anno.