Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Governi europei hanno stanziato 500 miliardi euro per crisi energetica - ricerca

Pubblicato 21.09.2022, 14:31
Aggiornato 21.09.2022, 14:36
© Reuters. Un dipendente lavora presso la stazione di compressione del gas di Bulgartransgaz vicino a Ihtiman, Bulgaria, 12 maggio 2022. REUTERS/Stoyan Nenov

BRUXELLES (Reuters) - Secondo una ricerca pubblicata dal think tank Bruegel, i governi europei hanno stanziato quasi 500 miliardi di euro nell'ultimo anno per proteggere i cittadini e le imprese dall'impennata dei prezzi di gas ed energia.

Mesi di rincari hanno spinto i governi a varare misure per contenere i prezzi al dettaglio dell'energia elettrica, ridurre le tasse sull'energia e concedere sussidi ai cittadini per il caro bollette. 

I prezzi del gas e dell'energia elettrica in Europa sono saliti drasticamente a causa del taglio delle esportazioni di carburante da parte della Russia, in risposta alle sanzioni occidentali per l'invasione dell'Ucraina.

I 27 Paesi dell'Unione europea hanno stanziato collettivamente 314 miliardi di euro per misure volte ad alleviare l'impatto del caro energia, mentre la Gran Bretagna ha accantonato 178 miliardi di euro, in base ai dati pubblicati da Bruegel.

Se si includono anche i fondi stanziati dai governi per nazionalizzare, salvare o fornire prestiti alle aziende energetiche in difficoltà, i governi Ue hanno speso quasi 450 miliardi di euro, secondo il think tank di Bruxelles.

La Germania ha nazionalizzato l'importatore di gas Uniper e la Gran Bretagna ha imposto un tetto ai prezzi all'ingrosso di elettricità e gas per le imprese. 

Molte delle misure sono state concepite come temporanee, ma secondo Bruegel l'intervento statale è cresciuto fino a diventare "strutturale". "Questo non è chiaramente sostenibile dal punto di vista delle finanze pubbliche", ha detto Simone Tagliapietra, senior fellow di Bruegel.

"I governi che dispongono di un maggiore spazio fiscale riusciranno inevitabilmente a gestire meglio la crisi energetica, facendo concorrenza ai loro vicini per le limitate risorse energetiche nei mesi invernali", ha aggiunto.

La Germania, prima economia europea, ha speso più di ogni altro Stato del blocco - accantonando 100 miliardi di euro, a fronte dei 59 miliardi dell'Italia o dei 200 milioni dell'Estonia, ad esempio.

© Reuters. Un dipendente lavora presso la stazione di compressione del gas di Bulgartransgaz vicino a Ihtiman, Bulgaria, 12 maggio 2022. REUTERS/Stoyan Nenov

Croazia, Grecia, Italia e Lettonia hanno stanziato più del 3% del loro Pil per affrontare la crisi energetica.

La scorsa settimana l'Unione europea ha proposto misure comunitarie per rispondere agli elevati prezzi dell'energia, nel tentativo agire in maniera coordinata in aggiunta alle misure nazionali.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)

Ultimi commenti

Tutto grazie a Williams Morgan per avermi cambiato la vita grazie all'enorme profitto che ho ottenuto dalla sua piattaforma di trading. Contattalo sulla sua faccia📉pagina del libro➡️ Williams. E. Morgan. E tramite la sua What👥sApp: +447362044047
Se mi fosse stato detto che oggi posso avere successo nella vita, l'avrei pensato, ma tutto grazie a un account manager eccezionale, affidabile e degno di fiducia, il signor Henry, mi hai cambiato la vita per sempre dopo 4 giorni di trading, per favore contattalo @insta Henry _Anderson fxtrade
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.