LONDRA (Reuters) - I prezzi dei futures sul petrolio proseguono poco variati, con il mercato bilanciato dalle spinte al ribasso legate all'aumento della produzione Usa e la dinamica rialzista innescata dai tagli all'output di vari paesi.
** Attorno alle 11,50 italiane, il futures sulle consegne di Brent a giugno si attesta a 55,91 dollari al barile (+0,05 dollari), dopo aver oscillato tra 55,61 e 55,94 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa perde 0,01 dollari, a 53,10 dollari al barile, dopo aver oscillato fra 52,82 e 53,15 dollari.
** Dal rapporto settimanale dell'agenzia governativa Eia è emerso un calo inatteso delle scorte di greggio, scese di 2,2 milioni di barili; ma i dati hanno evidenziato un incremento ulteriore della produzione.
** Negli ultimi giorni i prezzi hanno corso sulle indiscrezioni riguardanti le pressioni dell'Arabia Saudita sugli altri membri dell'Opec e sulla Russia per prolungare oltre giugno i tagli alla produzione concordati nel novembre scorso.
** A sostegno delle quotazioni anche i dati sulle importazioni di greggio da parte della Cina, che a marzo sono salite al record di 9,17 milioni di barili.
** Secondo l'agenzia internazionale dell'energia (Iea), dopo circa tre anni caratterizzati da un eccesso di offerta, ora il mercato globale dei prodotti petroliferi è vicino all'equilibrio. L'agenzia ha calcolato che nei paesi che fanno parte dell'Ocse a marzo le scorte di greggio sono calate di 17,2 milioni di barili, ma il dato dei primi tre mesi è positivo: 425.000 barili al giorno di incremento delle riserve.