Investing.com – I futures del petrolio greggio sono in calo questo martedì, con i mercati che attendono i dati sulle scorte statunitensi per valutare la forza della domanda di petrolio dal principale consumatore mondiale di greggio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 106,02 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi Nymex sono rimasti nel range tra 105,99 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il Massimo della seduta di 106,61 dollari al barile.
Il contratto di settembre è sceso dello 0,35% a 106,56 dollari al barile questo lunedì, dopo i dati positivi USA che hanno fatto rivedere agli investitori le aspettative su quando la Federal Reserve possa iniziare a ritirare il programma di acquisti.
L’ISM ha dichiarato che l’indice PMI non manifatturiero è salito a 56,0 dal minimo di tre anni di 52,2 di giugno, per via di un’impennata nei nuovi ordini.
I dati hanno fatto dimenticare quelli sull’occupazione USA che avevano mostrato che l’economia USA ha segnato 162.000 nuovi posti di lavoro a luglio, meno del previsto aumento di 184.000.
I dati statunitensi sono seguiti con attenzione dagli investitori, in quanto mostrano se rafforzano o indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe spingere le aspettative di una riduzione del programma di acquisti di bond della banca centrale statunitense nei prossimi mesi.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I traders del petrolio attendono il rilascio di dati settimanali sulle scorte USA e sui prodotti raffinati per valutare la forza della domanda di petrolio per il principale consumatore mondiale.
L’American Petroleum Institute rilascerà i dati sulle scorte di greggio nel corso della giornata, mentre il report di mercoledì potrebbe mostrare un calo di 0,7 milioni di barili.
I traders attendono i dati previsti nel corso della settimana sulla bilancia commerciale, nonché un report sull’inflazione e sulla produzione industriale, nell’incertezza sui timori per le previsioni economiche nella nazione asiatica.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,4% a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 2,28 dollari al barile.
I futures Brent sono andati sotto pressione nei timori di una eventuale interruzione delle forniture dalla Libia.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 106,02 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi Nymex sono rimasti nel range tra 105,99 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il Massimo della seduta di 106,61 dollari al barile.
Il contratto di settembre è sceso dello 0,35% a 106,56 dollari al barile questo lunedì, dopo i dati positivi USA che hanno fatto rivedere agli investitori le aspettative su quando la Federal Reserve possa iniziare a ritirare il programma di acquisti.
L’ISM ha dichiarato che l’indice PMI non manifatturiero è salito a 56,0 dal minimo di tre anni di 52,2 di giugno, per via di un’impennata nei nuovi ordini.
I dati hanno fatto dimenticare quelli sull’occupazione USA che avevano mostrato che l’economia USA ha segnato 162.000 nuovi posti di lavoro a luglio, meno del previsto aumento di 184.000.
I dati statunitensi sono seguiti con attenzione dagli investitori, in quanto mostrano se rafforzano o indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe spingere le aspettative di una riduzione del programma di acquisti di bond della banca centrale statunitense nei prossimi mesi.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I traders del petrolio attendono il rilascio di dati settimanali sulle scorte USA e sui prodotti raffinati per valutare la forza della domanda di petrolio per il principale consumatore mondiale.
L’American Petroleum Institute rilascerà i dati sulle scorte di greggio nel corso della giornata, mentre il report di mercoledì potrebbe mostrare un calo di 0,7 milioni di barili.
I traders attendono i dati previsti nel corso della settimana sulla bilancia commerciale, nonché un report sull’inflazione e sulla produzione industriale, nell’incertezza sui timori per le previsioni economiche nella nazione asiatica.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,4% a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 2,28 dollari al barile.
I futures Brent sono andati sotto pressione nei timori di una eventuale interruzione delle forniture dalla Libia.