LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio estendono le perdite della scorsa settimana, mentre gli investitori attendono chiarezza sui colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina e valutano la prospettiva di una ripresa delle esportazioni di greggio dal nord dell’Iraq.
Intorno alle 11,00, i futures sul Brent perdono 0,06 centesimi, o lo 0,08%, a 74,37 dollari il barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate (Wti) cedono 0,12 centesimi, o lo 0,17%, a 70,28 dollari il barile.
Sia il Brent che il Wti sono scesi di oltre 2 dollari venerdì, registrando un calo settimanale dello 0,4% e dello 0,5% ciascuno.
L’attenzione è rivolta agli sforzi per porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina che oggi entra nel quarto anno. Ieri i funzionari hanno detto che i leader Ue si incontreranno per un vertice straordinario il 6 marzo e discuteranno di come sostenere ulteriormente l’Ucraina e delle garanzie di sicurezza europee.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ieri di essere disposto a dimettersi se ciò significasse pace per il suo Paese.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato colloqui con la Russia senza invitare l’Ucraina o l’Unione europea al tavolo dei negoziati. Un alto diplomatico russo ha affermato che i team russi e statunitensi intendono incontrarsi questa settimana per ulteriori discussioni.
I prezzi del petrolio risentiranno degli sviluppi geopolitici e degli annunci degli Stati Uniti nel breve termine, ha detto Sugandha Sachdeva, fondatore della società di ricerca di Nuova Delhi SS WealthStreet.
A pesare sui prezzi, secondo gli analisti, è anche l’atteso aumento dell’offerta dall’Iraq, anche se le tempistiche di ripresa dei flussi attraverso l’oleodotto Iraq-Turchia non sono ancora chiare.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Andrea Mandalà)