LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo dopo che la compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita ha aumentato bruscamente i prezzi di marzo, anche se i guadagni a malapena contengono il calo del giorno precedente del greggio sul Brent.
Alle 11,30 i futures sul Brent avanzano di 58 centesimi, o dello 0,6%, a 75,18 dollari il barile e il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) di 59 centesimi, o dello 0,8%, a 71,62 dollari.
I prezzi del greggio sono crollati di oltre il 2% ieri sul forte accumulo di scorte e di benzina negli Stati Uniti, che indica una domanda più debole, mentre gli investitori stanno valutando le implicazioni di una nuova serie di dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina, compresi quelli sui prodotti energetici.
I prezzi sono crollati di circa il 10% dal 15 gennaio, cinque giorni prima che Donald Trump assumesse la presidenza degli Stati Uniti.
Un importante aumento dei prezzi per gli acquirenti asiatici da parte di Saudi Aramco (TADAWUL:2222), il principale esportatore di petrolio al mondo, sta riuscendo ad attenuare il forte calo di ieri.
Trump è stato rapido nell’imporre dazi alla Cina, anche se finora non sono stati all’altezza delle minacce della sua campagna elettorale.
Pechino ha risposto annunciando martedì tariffe sulle importazioni di petrolio, gas naturale liquefatto (Gnl) e carbone Usa, ma gli acquisti della Cina dagli Stati Uniti sono relativamente modesti, il che smorza l’impatto delle nuove misure.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)