LONDRA (Reuters) - Il greggio è in rialzo nella mattinata londinese dopo avere archiviato la scorsa settimana con un calo di circa il 2%, ma rimane ancora sotto pressione per i timori legati all'eccesso di offerta, alle prospettive di crescita dell'economia globale e alla domanda.
** I benchmark sul Brent e sul greggio leggero Usa hanno perso entrambi oltre il 25% durante ottobre e novembre in una fase in cui gli eccessi di produzione hanno provocato un aumento delle scorte a livello globali, ma i futures si sono stabilizzati nelle ultime tre settimane comprimendosi in uno stretto trading range sulla scia delle attese sui tagli di produzione.
** Da parte degli investitori rimangono tuttavia le perplessità sul fatto che i tagli pianificati da parte dell'Opec e di altri produttori come la Russia potranno non essere sufficienti a riequilibrare i mercati.
** L'Opec e i paesi alleati hanno infatti concordato di ridurre la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno (bpd) da gennaio, un intervento da rivedere in un meeting ad aprile.
** Lo scenario globale vede però una continua crescita della produzione di olio di scisto Usa che conquista quote di mercato ai grandi paesi produttori mediorientali dell'Opec rendendo più stretti i margini di aggiustamento dei loro bilanci nazionali.
** Attorno alle 12,00 italiane il futures Brent guadagna 65 cent (+1,08%) a 60,93 dollari il barile. Il derivato Usa recupera 45 cent (+0,88%) a 51,65 dollari.