(Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo dopo che il presidente Usa Donald Trump ha imposto dazi su Canada, Messico e Cina, sollevando timori sull'interruzione dell'offerta, anche se i rialzi sono limitati dalla preoccupazione per quella che potrebbe essere una guerra commerciale con ripercussioni economiche.
Intorno alle 11,15 italiane i futures sul Brent salgono dell'1,6%, a 76,88 dollari il barile, dopo aver toccato un massimo di 77,34 dollari.
I futures sul greggio West Texas Intermediate sono in rialzo del 2,6%, a 74,40 dollari il barile dopo aver toccato il massimo dal 24 gennaio a 75,18 dollari.
I dazi di Trump sulle merci messicane, canadesi e cinesi danno il via a una guerra commerciale che potrebbe intaccare la crescita globale e riaccendere l'inflazione.
La misura, in vigore a partire da domani, prevede un dazio del 25% sulla maggior parte dei beni provenienti da Messico e Canada, tra cui un dazio del 10% sulle importazioni di energia dal Canada e del 10% sulle importazioni cinesi.
I dazi aumenteranno i costi dei prodotti petroliferi pesanti di cui le raffinerie statunitensi hanno bisogno per produzioni ottimali, hanno detto fonti del settore.
Trump ha già avvertito che i dazi potrebbero causare sofferenze "a breve termine" per gli americani.
I futures sulla benzina Usa balzano del 3,6% a 2,13 dollari al gallone dopo aver toccato il livello più alto dal 16 gennaio a 2,162 dollari.
Gli investitori seguiranno anche le notizie provenienti dalla riunione Opec+ in giornata, con l'aspettativa che il gruppo di produttori di petrolio si attenga all'attuale piano di aumento graduale della produzione.
Secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, Canada e Messico sono le principali fonti di importazione del greggio Usa e insieme rappresentano circa un quarto del petrolio che le raffinerie americane trasformano in carburanti come la benzina e il gasolio da riscaldamento.
(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Stefano Bernabei)