LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio greggio salgono sulle speranze che l'Opec acconsenta al taglio all'offerta durante la riunione del 6 dicembre prossimo, ma i benchmark non sono riusciti ancora a recuperare i cali delle ultime sedute.
** Alle 13 ora italiana il Brent sale di 1,05 dollari e viene scambiato a 67,67 dollari al barile, recuperando terreno da tre sedute dopo aver toccato un minimo in otto mesi martedì scorso.
** Il greggio leggero americano guadagna 81 centesimi toccando quota 57,27 dollari al barile, andando però comunque verso una conclusione della settimana in rosso.
** Alcuni analisti si aspettano un rally dei prezzi per le sanzioni americane sul petrolio iraniano e per la diminuzione della produzione venezuelana, oltre che per l'incertezza sull'output libico.
** "Potremmo avere un calo di almeno un milione di barili di produzione giornaliera", dice Harry Tchilinguirian di Bnp Paribas (PA:BNPP), "non mi sorprenderebbe se il Brent raggiungesse gli 80 dollari al barile entro l'anno".
** L'Arabia Saudita, leader di fatto dell'Opec, vorrebbe tagliare la produzione di circa 1,4 milioni di barili al giorno, circa l'1,5% della produzione globale, secondo quanto riferiscono a Reuters alcune fonti.
** Mentre l'Opec avanza queste considerazioni, la produzione di greggio americana secondo l'autorità competente ha raggiunto un nuovo massimo la settimana scorsa, toccando quota 11,7 milioni di barili al giorno.