LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio continuano a salire fra i timori per l’offerta di petrolio russo e iraniano e le minacce di sanzioni, nonostante le preoccupazioni che l’escalation dei dazi commerciali possa frenare la crescita economica globale.
Intorno alle 11,45, i futures sul Brent avanzano di 97 centesimi, o dell’1,29%, a 76,85 dollari il barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate guadagnano 89 centesimi, o l’1,23%, a 73,22 dollari il barile.
Entrambi i contratti hanno registrato guadagni prossimi al 2% nella seduta precedente, dopo tre cali settimanali consecutivi.
Le spedizioni di petrolio russo verso la Cina e l’India, i principali importatori di greggio al mondo, sono state significativamente interrotte dalle sanzioni statunitensi che il mese scorso hanno colpito petroliere, produttori e assicuratori.
Ad aggravare i timori sull’offerta sono le sanzioni statunitensi sulle reti che trasportano petrolio iraniano in Cina, dopo che la scorsa settimana il presidente Donald Trump ha ripristinato la sua campagna di "massima pressione" sulle esportazioni di petrolio iraniano.
Ma a contrastare il rialzo dei prezzi è stato l’ultimo dazio di Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio, che potrebbe frenare la crescita globale e la domanda di energia.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Giancarlo Navach)