LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in aumento, sostenuti dai timori per le interruzioni dell’offerta in Russia e negli Stati Uniti, mentre il mercato attende chiarezza sulle sanzioni e gli Stati Uniti cercano di negoziare un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina.
Intorno alle 12,00 italiane i futures sul Brent aumentano dello 0,5%, a 76,21 dollari il barile, verso il terzo giorno di guadagni.
I futures sul West Texas Intermediate per marzo sono in rialzo dello 0,5%, a 72,31 dollari il barile e segnano un aumento fino al 2,4% rispetto alla chiusura prima del giorno festivo di lunedì negli Usa.
Il contratto di marzo scade domani, mentre il contratto di aprile, più attivo, guadagna lo 0,4%, a 72,25 dollari il barile.
La Russia ha dichiarato intanto che ieri i flussi di greggio del Caspian Pipeline Consortium (Cpc), una delle principali vie per l’esportazione di greggio dal Kazakistan, erano ridotti del 30-40% dopo che un drone ucraino ha colpito una stazione di pompaggio. Secondo i calcoli di Reuters, un calo del 30% dei flussi equivarrebbe alla perdita di 380.000 barili di greggio al giorno di offerta sul mercato.
Negli Stati Uniti il freddo minaccia invece l’offerta di greggio: la North Dakota Pipeline Authority stima una riduzione della produzione nello Stato fino a 150.000 barili al giorno.
(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Claudia Cristoferi)