Investing.com - Il prezzo del greggio è in salita negli scambi asiatici di questo martedì, nonostante i segnali misti riguardo allo scontro commerciale tra USA e Cina.
I future del greggio WTI USA vanno su dello 0,7% a 54,01 dollari alle 23:15 ET (03:15 GMT) mentre i future del Brent, il riferimento internazionale, salgono a 58,48 dollari.
Il Presidente USA Donald Trump ha dichiarato che secondo lui la Cina vuole “disperatamente” un accordo e che avrebbe chiamato il team commerciale ieri dicendo: “torniamo al tavolo delle trattative”.
“Perciò torneremo al tavolo e penso che vogliano fare qualcosa. Sono stati colpiti pesantemente ma comprendono che è questa la cosa giusta da fare e nutro un profondo rispetto. Si tratta di uno sviluppo molto positivo per il mondo”, ha affermato Trump.
Tuttavia, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha dichiarato di non essere al corrente della presunta telefonata. Anche Hu Xijing, caporedattore del Global Times cinese, ha smentito la notizia secondo cui i negoziatori della nazione avrebbero parlato con le controparti USA.
“La Cina non ha cambiato la sua posizione. La Cina non cederà alle pressioni degli Stati Uniti”, afferma Hu.
Questi commenti contrastano con quanto dichiarato da Liu He, il capo negoziatore commerciale cinese, che all’inizio della settimana ha reso noto che la Cina intende risolvere i problemi con gli Stati Uniti “tramite consultazioni e cooperazione, in modo calmo”.
Nonostante i rialzi di oggi, i prezzi del greggio continuano a segnare un tonfo dell’8% questo mese, tra i timori per il commercio globale ed una potenziale recessione che pesano sulle prospettive per la domanda.
I future del greggio WTI USA vanno su dello 0,7% a 54,01 dollari alle 23:15 ET (03:15 GMT) mentre i future del Brent, il riferimento internazionale, salgono a 58,48 dollari.
Il Presidente USA Donald Trump ha dichiarato che secondo lui la Cina vuole “disperatamente” un accordo e che avrebbe chiamato il team commerciale ieri dicendo: “torniamo al tavolo delle trattative”.
“Perciò torneremo al tavolo e penso che vogliano fare qualcosa. Sono stati colpiti pesantemente ma comprendono che è questa la cosa giusta da fare e nutro un profondo rispetto. Si tratta di uno sviluppo molto positivo per il mondo”, ha affermato Trump.
Tuttavia, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha dichiarato di non essere al corrente della presunta telefonata. Anche Hu Xijing, caporedattore del Global Times cinese, ha smentito la notizia secondo cui i negoziatori della nazione avrebbero parlato con le controparti USA.
“La Cina non ha cambiato la sua posizione. La Cina non cederà alle pressioni degli Stati Uniti”, afferma Hu.
Questi commenti contrastano con quanto dichiarato da Liu He, il capo negoziatore commerciale cinese, che all’inizio della settimana ha reso noto che la Cina intende risolvere i problemi con gli Stati Uniti “tramite consultazioni e cooperazione, in modo calmo”.
Nonostante i rialzi di oggi, i prezzi del greggio continuano a segnare un tonfo dell’8% questo mese, tra i timori per il commercio globale ed una potenziale recessione che pesano sulle prospettive per la domanda.