Investing.com - Il prezzo del greggio è misto negli scambi della mattinata asiatica di questo giovedì, dopo il sorprendente aumento delle scorte americane.
I future del greggio WTI scendono dello 0,1% a 65,81 dollari al barile alle 01:01 ET (05:01 GMT). I future del Brent, il riferimento internazionale, vanno su dello 0,1% a 74,61 dollari.
Le scorte di greggio nel paese sono aumentate cinque volte di più del previsto la scorsa settimana, in base a quanto riporta la U.S. Energy Information Administration.
Le scorte sono infatti salite di 5,48 milioni di barili nella settimana terminata il 19 aprile, rispetto alle previsioni di un aumento di 1,26 milioni di barili. Nella settimana conclusasi il 12 aprile, le scorte erano scese di 1,4 milioni di barili.
Intanto, le importazioni sono salite del massimo da metà marzo in un nuovo slancio dell’impennata di quattro mesi del mercato.
I prezzi del greggio si avviano a segnare possibili guadagni del 3% questa settimana, spinti dalla notizia che gli Stati Uniti elimineranno tutte le esenzioni dalle sanzioni concesse agli importatori di greggio iraniano dopo il 2 maggio, alimentando i timori per le scorte.
Ieri, Brian Hook, Rappresentante straordinario USA per l’Iran nonché consulente senior del Segretario di Stato, ha reso noto che le sanzioni hanno ridotto i ricavi del greggio del governo iraniano di oltre 10 miliardi di dollari.
“Prima delle sanzioni … l’Iran generava ben 50 miliardi di dollari annui di ricavi da greggio. Stimiamo che le nostre sanzioni siano costate al regime oltre 10 miliardi di dollari da maggio (2018)”, spiega Hook.
Il Ministro per l’Energia saudita Khalid Al-Falih ha reso noto che non c’è un bisogno immediato di intervento, mentre l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha parlato di livelli “rassicuranti” di capacità di scorte.