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Greggio poco mosso dopo massimi da 2018, in attesa di meeting Opec+

Pubblicato 28.06.2021, 12:31
Aggiornato 28.06.2021, 12:36
© Reuters. Pompa petrolifera a Midland, Texas, USA, 11 febbraio 2019. Foto scattata l'11 febbraio 2019. REUTERS/Nick Oxford

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono vicini alla parità dopo aver toccato questa mattina i massimi da 2 anni e mezzo, con il rally fermato da un picco di casi di coronavirus in Asia prima del meeting Opec+ di questa settimana.

Alle 11,50 il Brent guadagna lo 0,01% a quota 76,21 dollari a barile dopo aver toccato quota 76,60, il massimo da ottobre 2018. I futures sul greggio Usa guadagnano lo 0,14% a 74,15 dollari a barile.

I prezzi del greggio sono cresciuti la scorsa settimana, il quinto rialzo settimanale consecutivo, grazie al rimbalzo della domanda di carburante sulla scia di una solida crescita economica e un aumento dei viaggi durante l'estate, mentre l'offerta di greggio è rimasta limitata a causa dei tagli alla produzione decisi dall'Opec e dai paesi alleati, gruppo noto come Opec+.

L'Opec+ sta gradualmente allentando queste restrizioni, aggiungendo sul mercato 2,1 milioni di barili al giorno da maggio a luglio. L'Opec+, che si incontrerà l'1 luglio, potrebbe decidere di aggiungere altri barili ad agosto, con i prezzi del petrolio che stanno crescendo grazie alla ripresa della domanda.

Anz e Ing si attendono che l'Opec+ aumenti la produzione di circa 500.000 barili al giorno ad agosto, il che potrebbe sostenere un rialzo dei prezzi.

Tuttavia, la crescita dei casi di coronavirus in Asia ha leggermente raffreddato le prospettive. L'Indonesia sta facendo fronte a un numero record di casi, la Malaysia si sta preparandosi a estendere il lockdown e la Thailandia ha annunciato nuove restrizioni legate al Covid.

© Reuters. Pompa petrolifera a Midland, Texas, USA, 11 febbraio 2019. Foto scattata l'11 febbraio 2019. REUTERS/Nick Oxford

L'Iran e gli Stati Uniti dovrebbero riprendere le trattative indirette per rilanciare l'accordo sul nucleare di Tehran. Un'intesa potrebbe portare all'eliminazione delle sanzioni Usa e a un aumento del greggio iraniano sul mercato. Ma le tensioni sono aumentate dopo gli attacchi aerei statunitensi di ieri contro le milizie filo-iraniane in Iraq e in Siria.

"Al momento attuale non ci aspettiamo che le esportazioni iraniane ritornino a breve sul mercato, in altre parole, l'Opec+ dovrebbe avere mano libera al meeting", ha detto l'analista Commerzbank (DE:CBKG) Eugen Weinberg.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)

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