MOSCA (Reuters) - I prezzi del greggio sono decisamente in rialzo oggi, in recupero dopo due sedute in calo, dopo dati positivi per vendite al dettaglio statunitensi che hanno ridotto i timori di una recessione nella maggiore economia mondiale.
Poco dopo le 13 i futures sul Brent scambiano in rialzo dell'1,8% a 59,26 dollari il barile, dopo un calo del 2,1% ieri e del 3% il giorno prima. I futures sul greggio Usa scambiano a loro volta in rialzo dell'1,7% a 55,41 dollari, dopo aver perso l'1,4% ieri e il 3,3% mercoledì.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite dello 0,7% a luglio, secondo dati diffusi ieri, all'indomani di un'ondata di vendite sui mercati mondiali innescata dall'inversione della curva dei rendimenti dei Treasury Usa -- la prima dal giugno del 2007 -- che in genere segnala l'arrivo di una fase di recessione.
Il prezzo del Brent è ancora in rialzo di quasi il 10% quest'anno grazie ai tagli alla fornitura guidati dall'Opec e da alleati come la Russia (Opec+). A luglio Opec+ ha concordato di estendere i tagli alla produzione fino a marzo 2020 per sostenere i prezzi.
"Fino a che punto saranno necessari altri tagli alla produzione da parte di Opec e Russia nella parte finale dell'anno per mantenere l'attuale tendenza di mercato?", si chiede Phin Ziebell, senior economist della National Australia Bank.
Una fonte saudita questo mese ha segnalato l'arrivo di altre possibili misure, dicendo che l'Arabia Saudita è impegnata a fare "tutto il necessario" per mantenere il mercato in equilibrio il prossimo anno.
Gli sforzi dell'Opec sono stati minati dai timori di un rallentamento della crescita globale a causa della guerra dei dazi come pure dell'aumento delle scorte di greggio statunitense e di una maggiore produzione di olio di scisto Usa.