LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono leggermente in rialzo, rimbalzando dai livelli più bassi da febbraio, perché i timori per la scarsità dell'offerta sono bilanciati dall'atteso calo della domanda di carburante.
Intorno alle 11,40 il Brent guadagna 19 centesimi, pari allo 0,22%, a 94,34 dollari al barile. Il greggio statunitense segna un aumento di 6 centesimi, o dello 0,7%, a 88,58 dollari.
I mercati globali del greggio sono rimasti saldamente in backwardation, situazione in cui i prezzi immediati sono più alti di quelli dei mesi futuri, il che indica una relativa scarsità di scorte.
Si prevede che i timori per l'offerta aumenteranno in prossimità dell'inverno, con l'entrata in vigore, il 5 dicembre, delle sanzioni dell'Unione europea che vietano le importazioni via mare di greggio e prodotti petroliferi russi.
Per il momento, i segnali di un rallentamento economico hanno limitato la ripresa dei prezzi. Le preoccupazioni per la recessione si sono intensificate dopo che la Banca d'Inghilterra ha paventato una possibile fase di contrazione prolungata in seguito all'aumento dei tassi d'interesse ai massimi dal 1995.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)