LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in lieve rialzo, supportati da un netto calo delle scorte Usa e da un dollaro debole, ma i guadagni sono stati frenati dalla decisione dell'Opec+ di rimanere fedele alla sua politica di aumenti graduali della produzione.
Alle 12 il Brent è in rialzo dello 0,35% a 71,85 dollari a barile, mentre i futures sul greggio Usa guadagnano lo 0,28% a 68,78 dollari a barile.
Le scorte di greggio Usa sono calate di 7,2 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati pubblicati ieri dalla Energy information administration (Eia).
Nel frattempo l'uragano Ida ha colpito circa l'80% della produzione di greggio e di gas del Golfo del Messico. Le raffinerie in Louisiana potrebbero aver bisogno di settimane per ripartire.
"La raffinazione del greggio potrebbe aver bisogno di molto più tempo per riprendersi dalle interruzioni rispetto alla produzione di greggio, il che suggerisce che le scorte aumenteranno nelle prossime settimane", secondo l'analista di Commerzbank (DE:CBKG), Carsten Fritsch.
L'Opec e i suoi alleati, gruppo noto come Opec+, hanno concordato ieri di proseguire la politica di graduale aumento della produzione, aggiungendo 400.000 barili di petrolio al giorno sul mercato.
Il gruppo di produttori ha anche rivisto al rialzo le proprie previsioni di domanda per il 2022 e sta facendo fronte alle pressioni statunitensi per accelerare l'aumento della produzione. L'amministrazione Biden si è detta "contenta" della conferma dell'impegno del gruppo ad aumentare l'offerta.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)