LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio recuperano leggermente terreno oggi dopo i forti cali nelle recenti sedute, ma il Brent rimane vicino ai minimi di sette mesi intorno ai 60 dollari il barile a causa delle crescenti tensioni commerciali tra Cina e Usa.
I futures sul Brent scambiano in rialzo di 10 centesimi a 59,91 dollari il barile intorno alle 11,55, dopo aver toccato i minimi sin dal 14 gennaio a 59,07 dollari.
I futures sul greggio Usa scambiano in rialzo di 21 centesimi a 54,90 dollari il barile.
"Il Brent a 60 dollari il barile è un importante livello di sostegno. Sarebbe difficile per il Brent crollare sotto questo livello a meno che non avvenga un ulteriore calo dell'equity". Ha detto l'analista Petromatrix Olivier Jakob.
Nel frattempo, l'Iran ha minacciato di bloccare ogni esportazione energetica in uscita dallo Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa circa un quinto del traffico mondiale di petrolio, nel caso cui gli verrà proibito di vendere petrolio come promesso nell'accordo nucleare del 2015, stipulato per limitare il programma iraniano di arricchimento di uranio.
I prezzi del greggio potrebbero riprendersi a fine giornata, con un sondaggio Reuters che prevede un calo nelle scorte di greggio statunitense per l'ottava settimana consecutiva.
L'Api rilascerà i dati sulle scorte intorno alle 22,30 italiane, con dati ufficiali governativi previsti domani.