LONDRA (Reuters) - Le quotazioni del greggio Usa hanno toccato i massimi degli ultimi cinque mesi sulla scia della discesa del dollaro ai minimi da febbraio e degli ultimi segnali di un riequilibrio graduale del mercato petrolifero interno americano.
Il dollaro è ai minimi da due mesi rispetto ad un paniere di valute dopo il rally dell'euro e dello yen, con un movimento che rende il petrolio più conveniente per i detentori di altre valute.
"Lunedì l'indice del dollaro ha rotto la media mobile a 60 giorni per la prima volta da luglio ed ora è solamente l'1,1% sopra i livelli di rottura al ribasso della media mobile a 120 giorni", spiega Bjarne Schieldrop, capo analista sulle commodity a SEB.
Il greggio Usa è sostenuto anche dai dati di ieri sul primo calo di scorte in quasi un anno e mezzo presso il terminale di Cushing in Oklahoma.
I livelli delle scorte di greggio Usa hanno mostrato una crescita costante da diversi mesi ma hanno cominciato a stabilizzarsi nelle ultime settimane dopo che la produzione interna ha rallentato mentre la domanda di prodotti raffinati ha raggiunto il picco contribuendo ad equilibrare il mercato.
Intorno alle 13,00 il greggio Usa WTI tratta a 59,12 dollari al barile in rialzo di 55 centesimi dopo avere raggiunto i 59,40 dollari, massimo dal 12 dicembre.
Il contratto sul Brent guadagna 29 centesimi a 66,13 dollari.
Secondo un sondaggio Reuters condotto su 32 analisti le quotazioni medie del Brent nel 2015 saranno intorno ai 60 dollari al barile, in rialzo di 80 centesimi rispetto alle proiezioni del sondaggio del mese scorso.