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Greggio, verso chiusura settimanale positiva su ottimismo commercio, tagli produzione

Pubblicato 11.01.2019, 13:38
Aggiornato 11.01.2019, 13:40
© Reuters. Pompe petrolifere a Vaudoy-en-Brie, Francia

© Reuters. Pompe petrolifere a Vaudoy-en-Brie, Francia

(Reuters) - I prezzi del greggio salgono di un punto percentuale e si avvicinano a chiudere una settimana con solidi guadagni dopo che i mercati finanziari si sono rafforzati sulle speranze che gli Stati Uniti e la Cina possano risolvere presto la disputa sul commercio.

La restrizione dell'offerta a seguito dei tagli alla produzione da parte dell'Opec contribuisce a sostenere le quotazioni, anche se i timori di un rallentamento dell'economia tengono i mercati sotto stretta osservazione.

** Intorno alle 12,20 il futures sul Brent sale dello 0,32% a 61,88 dollari, mentre il derivato sul West Texas Intermediate (WTI) Usa guadagna lo 0,61% a 52,91 dollari.

** Brent e WTI sono impostati per concludere la seconda settimana consecutiva di rialzi, rispettivamente di quasi il 9% e l'11%.

** Sul fronte delle questioni di commercio estero, i tre giorni di colloqui tra Washington e Pechino si sono conclusi questa settimana senza annunci concreti ma secondo quanto prospettato da alcuni funzionari i negoziati sono destinati a proseguire ulteriormente questo mese, alimentando le speranze che una guerra commerciale a tutto campo tra le due potenze economiche mondiali possa essere evitata.

** "Il sentiment è notevolmente migliorato e l'ottimismo sui colloqui in tema di commercio ha contribuito ad aumentare la propensione al rischio", ha detto in una nota Jasper Lawler, responsabile della ricerca a London Capital Group.

** I timori sull'economia globale tuttavia permangono con diversi segnali che indicano che la crescita della Cina nel 2018 e 2019 sarà la più bassa dal 1990.

© Reuters. Pompe petrolifere a Vaudoy-en-Brie, Francia

** La gran parte degli analisti ha abbassato le previsioni di crescita economica globale al di sotto del 3% per il 2019, con alcuni che temono una recessione alimentate dalle dispute commerciali e problemi di eccessivo indebitamento.

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