Investing.com – L’euro ha cancellato i guadagni contro il dollaro USA stamane, dopo un’asta di titoli di debito spagnolo che ha visto quasi raddoppiare i rendimenti dei titoli a breve termine, il giorno dopo la richiesta formale da parte di Madrid di 100 miliardi di aiuti internazionali alle banche spagnole.
Nel corso della mattinata europea il cambio EUR/USD si è staccato da 1,2531, il massimo della sessione, per toccare 1,2489, in calo dello 0,12%.
Supporto a breve termine a 1,2470, minimo di lunedì e resistenza a 1,2582, massimo di venerdì scorso.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso.
Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,69%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario. Il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che la somma dovrebbe essere necessaria a coprire i bisogni di tutte le banche e creare un margine di sicurezza aggiuntivo.
Intanto il sentimento degli investitori è rimasto fragile nei dubbi di un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, nelle aspettative verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
L’euro è sceso leggermente contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,7998 ed EUR/JPY in calo dello 0,53% a 99,08.
Stamane la previsione Gfk su clima dei consumatori è salito a 5,8 per luglio, contrariamente alle aspettative per un calo a 5,6. Il dato di giugno è stato 5,7.
Nel corso della mattinata europea il cambio EUR/USD si è staccato da 1,2531, il massimo della sessione, per toccare 1,2489, in calo dello 0,12%.
Supporto a breve termine a 1,2470, minimo di lunedì e resistenza a 1,2582, massimo di venerdì scorso.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso.
Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,69%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario;intanto l’agenzia ha dichiarato che sono possibili ulteriori cali per via del settore immobiliare.
Sempre ieri è arrivata la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario. Il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che la somma dovrebbe essere necessaria a coprire i bisogni di tutte le banche e creare un margine di sicurezza aggiuntivo.
Intanto il sentimento degli investitori è rimasto fragile nei dubbi di un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, nelle aspettative verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
L’euro è sceso leggermente contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,7998 ed EUR/JPY in calo dello 0,53% a 99,08.
Stamane la previsione Gfk su clima dei consumatori è salito a 5,8 per luglio, contrariamente alle aspettative per un calo a 5,6. Il dato di giugno è stato 5,7.