Investing.com — I metalli di base dovrebbero rimanere sostenuti nel breve termine poiché l’alleggerimento dei dazi mantiene temporaneamente la domanda fisica, ha affermato Citi nel suo ultimo rapporto Metal Matters.
La banca ha rivisto le sue previsioni per il secondo trimestre 2025 per riflettere un outlook generalmente neutrale su tutto il complesso, citando una tregua di 90 giorni nelle misure commerciali USA-Cina che potrebbe portare a un ulteriore anticipo della domanda di beni e metalli.
"Rivediamo le nostre previsioni di prezzo per i metalli di base, con una prospettiva ampiamente neutrale per il resto del secondo trimestre 2025", hanno scritto gli analisti guidati da Tom Mulqueen nella nota.
Il rinvio temporaneo dei dazi, annunciato il 12 maggio, dovrebbe incoraggiare l’attività commerciale e manifatturiera fino alla fine di giugno, ritardando l’attesa flessione nella crescita dei consumi.
Citi ha mantenuto la sua visione ribassista sui prezzi a 0-3 mesi, prevedendo un indebolimento della domanda nel terzo trimestre, quando gli effetti del commercio anticipato svaniranno e i dazi sottostanti più elevati entreranno in vigore. "Continuiamo a prevedere un ribasso dei prezzi dei metalli di base nel terzo trimestre 2025", hanno affermato gli analisti, evidenziando il rame e lo zinco come particolarmente esposti.
Il rapporto sottolinea anche che l’allentamento dei problemi di approvvigionamento dello stagno dalla Repubblica Democratica del Congo, dall’Indonesia e dal Myanmar ha contribuito a un declassamento delle previsioni di prezzo dello stagno a breve termine.
Il rame rimane un punto focale, specialmente nel contesto di possibili dazi della Sezione 232 negli Stati Uniti. "Continuiamo a prevedere un’imposta del 25% sulle importazioni di rame negli Stati Uniti con esenzioni limitate", hanno affermato gli analisti, sebbene abbiano posticipato il loro scenario base per l’implementazione al terzo trimestre.
Gli analisti prevedono che questo provocherà un temporaneo crollo della domanda di importazioni statunitensi e una riduzione delle scorte nazionali.
Il posizionamento dei fondi è in gran parte neutrale o ribassista, con rame e stagno che mostrano un certo interesse lungo. Tuttavia, Citi ritiene che qualsiasi movimento di prezzo rimarrà relativamente modesto.
"Le fluttuazioni nella forza del dollaro statunitense e le aspettative per il sostegno politico della Fed e della Cina dovrebbero fornire un continuo effetto cuscinetto", ha continuato il team, attenuando la volatilità dei prezzi guidata dai titoli commerciali.
Citi vede un modesto ribasso su tutti i metalli, prevedendo che il rame scenderà a $8.800/t e lo zinco a $2.500/t nel terzo trimestre. A più lungo termine, la banca rimane rialzista sugli spread del calendario COMEX del rame a causa della riduzione delle scorte e dell’allentamento dei costi di finanziamento.
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