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Il petrolio riprende fiato dopo l’impennata al massimo di 4 settimane

Pubblicato 03.04.2017, 10:11
© Reuters.  Il petrolio riprende fiato dopo l’impennata al massimo di 4 settimane
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Investing.com - Il prezzo del greggio oscilla tra lievi rialzi e ribassi negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, dopo aver toccato il massimo delle ultime quattro settimane, nell’ottimismo verso il prolungamento dei tagli OPEC oltre giugno.

Intanto, il greggio Brent con consegna a giugno sull’ICE Futures Exchange di Londra è stabile a 53,52 dollari al barile alle 4:10AM ET (08:10GMT). Il riferimento globale ha precedentemente toccato il massimo di 53,77, il massimo dal 9 marzo.

Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a maggio è scambiato a 50,64 dollari al barile. Nella seduta precedente ha toccato il massimo dall’8 marzo di 50,85 dollari.

La scorsa settimana il petrolio ha visto un apprezzamento del 5%, segnando l’aumento settimanale maggiore degli ultimi quattro mesi.

Il sentimento è migliorato grazie alla propensione di diversi produttori OPEC a voler prolungare i tagli nel secondo semestre del 2017.

A novembre l’OPEC ha deciso di ridurre la produzione di circa 1,2 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno. La Russia ed altri 10 paesi non membri dell’organizzazione hanno accettato di tagliare la loro produzione di 600.000 barili al giorno.

In totale, è stato deciso di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni per il primo semestre dell’anno, ma finora la decisione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte.

Un comitato di Ministri dell’energia di paesi produttori OPEC e non-OPEC ha deciso di riunirsi nuovamente ad aprile per decidere se l’accordo per limitare la produzione debba essere o meno esteso per altri sei mesi. La decisione finale sarà presa dal cartello il 25 maggio.

Il greggio è andato di recente sotto pressione nei timori che la produzione di petrolio di scisto USA possa minare gli sforzi dei principali produttori per riequilibrare il mercato globale del petrolio.

Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di estrazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di 10 unità, segnando l’undicesimo aumento settimanale consecutivo. Il totale è di 662, il massimo dal settembre del 2015.

La U.S. Energy Information Administration ha ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 867.000 barili la scorsa settimana al massimo storico di 534,0 milioni. Si è trattato del dodicesimo aumento settimanale registrato nelle ultime 14 settimane, un dato che alimenta i timori sull’eccesso di scorte.

Sul Nymex, i future della benzina con consegna a maggio sono in calo di 0,2 centesimi, o dello 0,2%, a 1,700 dollari al gallone, mentre a maggio il combustibile da riscaldamento è stabile a 1,575 dollari al gallone.

I future del gas naturale con consegna a maggio sono in salita di 3,8 centesimi a 3,228 dollari per milione di BTU.

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