Investing.com - Il prezzo dell’oro resta in calo questo lunedì, il dollaro è in ripresa dal recente calo anche se il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile.
Sul Comex, i future dell’oro vanno su dello 0,16% a 1.359,00 dollari l’oncia troy alle 08:35 ET (12:35 GMT), il massimo da settembre.
Il dollaro è stato incoraggiato dai dati di venerdì sul PIL USA da cui è emerso che i consumi nazionali e le spese capitali sono rimasti forti anche se il dato generale è risultato più debole del previsto per via dell’aumento delle importazioni.
Dai dati di questo lunedì è emerso che i redditi personali USA sono saliti dello 0,4% a dicembre, superando le attese di un aumento dello 0,3%, mentre le spese procapite sono aumentate di solo lo 0,4%, meno dello 0,5% previsto.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile dopo che il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin la scorsa settimana ha affermato che un dollaro debole è una cosa positiva per il commercio americano.
Tuttavia, le parole del Presidente Donald Trump sembrano contraddire quelle di Mnuchin: Trump ha infatti difeso la necessità di una valuta forte ma i trader temono che la Casa Bianca possa servirsi della politica monetaria per ottenere accordi commerciali migliori con gli altri paesi.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,42% a 89,23, non lontano dal minimo di tre anni di giovedì scorso di 88,25.
L’oro risente dell’andamento del dollaro. Un dollaro forte rende l’oro più costoso per i titolari di altre valute.
Sempre sul Comex, i future dell’argento crollano dell’1,21% a 17,23 dollari l’oncia troy.