Investing.com - Il prezzo dell’oro comincia la settimana al ribasso questo lunedì, allontanandosi ulteriormente dal massimo di oltre nove mesi, con il dollaro che si rafforza sulla scia del report positivo sull’occupazione che ha messo in luce la forza dell’economia della nazione.
Un biglietto verde più forte può essere negativo per le materie prime valutate in dollari, in quanto le rende più costose per i titolari di altre valute.
Sul Comex, i future dell’oro si attestano a 1.315,75 dollari l’oncia troy alle 8:25 ET (13:25 GMT) giù di 6,25 dollari, o dello 0,5%. Il 31 gennaio ha segnato il massimo dal 14 giugno di 1.331,10 dollari.
Intanto, l’oro spot si attesta a 1.311,69 dollari l’oncia, giù di 5,96 dollari sulla giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, oscilla vicino al massimo di una settimana tra le indicazioni di una forza della principale economia mondiale.
Dai dati di venerdì è emerso che la crescita dell’occupazione USA è schizzata a gennaio, con le aziende che hanno assunto il numero maggiore di dipendenti in 11 mesi.
Il report occupazionale, insieme ai dati dell’ISM migliori del previsto sul settore manifatturiero, ha allentato i timori di un rallentamento dell’economia statunitense, spingendo i trader a ridurre le aspettative che la Federal Reserve debba tagliare i tassi di interesse per supportare l’economia quest’anno.
“I dati positivi sull’occupazione non agricola indicano che l’economia statunitense sta vivendo uno slancio forte, pesando sulla domanda di asset rifugio come l’oro”, afferma Margaret Yang, analista dei mercati di CMC Markets.
La politica potrebbe influire sui mercati questa settimana, con gli investitori che attendono l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione del Presidente USA Donald Trump davanti al Congresso domani.
Questa settimana sono previsti inoltre una serie di interventi da parte di funzionari della Federal Reserve, in particolare quella di mercoledì del Presidente Jerome Powell, che gli investitori seguiranno con attenzione per avere ulteriori indizi sulle prospettive di politica monetaria nei prossimi mesi.
La scorsa settimana la Fed ha segnalato che i suoi tre anni di inasprimento della politica monetaria sono vicini al termine per via dei crescenti ostacoli per l’economia.
Sempre sul Comex, i future dell’argento scendono di 20,8 centesimi, o dell’1,3%, a 15,72 dollari l’oncia troy.
I future del palladio sono pressoché invariati a 1.313,55 dollari.
Il platino scende dello 0,7% a 821,05 dollari.
Il rame con consegna a marzo segna un calo dello 0,5% a 2,760 dollari la libbra.
Gli scambi del metallo saranno limitati con i mercati in Cina, il principale consumatore, chiusi tutta la settimana per la festa del Capodanno Lunare.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters