Il rally dei metalli preziosi si amplia con argento e platino che recuperano sull’oro

Investing.com - Il rally dei metalli preziosi non riguarda più solo l’oro, poiché "argento e platino stanno recuperando terreno rispetto all’oro", secondo Bank of America (NYSE:BAC).

Il mercato dei metalli preziosi si sta ampliando, ha affermato la banca in una nota venerdì.

Mentre l’oro ha raggiunto un massimo storico di $3.500/oz all’inizio di quest’anno, gli altri metalli sono rimasti indietro.

Tuttavia, "il rapporto oro:argento ha superato i limiti in aprile e maggio, scambiando sopra 100", e questo squilibrio si sta ora riducendo.

BofA mantiene un obiettivo di prezzo dell’argento di $40/oz per il quarto trimestre, osservando che "una ripresa della domanda industriale ci darebbe maggiore fiducia nel nostro obiettivo".

Per il platino, Bank of America prevede "un deficit di platino quest’anno", sostenuto da "una minore produzione del Sud Africa, una ripresa delle importazioni cinesi di platino e margini per una maggiore domanda di gioielleria".

Prima del rally di venerdì, la banca ha osservato che l’oro stesso si era stabilizzato dopo il recente picco.

"La domanda di investimento nel metallo giallo è aumentata di un solido 20% su base annua nel primo trimestre 2025, ma la domanda di gioielleria si è dimostrata molto elastica rispetto al prezzo ed è calata del 19% su base annua", ha scritto BofA.

Hanno aggiunto che mentre le preoccupazioni legate al Giorno della Liberazione si sono attenuate, gli ETF hanno visto liquidazioni, ma "gli acquisti si sono stabilizzati ultimamente, date le continue preoccupazioni sul deficit fiscale statunitense e la debolezza del dollaro".

L’esposizione degli investitori all’oro non è considerata eccessiva.

"Stimiamo che gli investitori abbiano allocato il 3,5% dei loro portafogli... ancora al di sotto dei massimi storici del 2011". Le banche centrali, nel frattempo, hanno aumentato le loro riserve, ora "equivalenti a poco meno del 18% del debito pubblico statunitense in circolazione".

Guardando al futuro, BofA ritiene che "la volatilità dei tassi e un dollaro più debole dovrebbero continuare a sostenere l’oro", e vede un percorso che potrebbe portare il metallo a raggiungere i $4.000/oz nei prossimi 12 mesi.

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