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Italia potrebbe abbandonare carbone entro 2024 - Pichetto 

Pubblicato 05.06.2023, 16:01
Aggiornato 05.06.2023, 16:09
© Reuters. Foto d'archivio di turbine eoliche dietro il complesso della Carbosulcis a Carbonia, Sardegna, Italia. 30 agosto 2012. REUTERS/Alessandro Bianchi

MILANO (Reuters) - L'Italia potrebbe chiudere le ultime centrali a carbone nel 2024, un anno prima del previsto, se i prezzi del gas dovessero rimanere a livelli bassi come quelli attuali.

Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin intervenendo all'evento Green & Blue di Repubblica.

L'Italia, che dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca ha dovuto trovare un'alternativa al gas importato dalla Russia, lo scorso anno ha aumentato la produzione di elettricità con il carbone al 7,5% del totale, dal 4,6% del 2021.

"L'intenzione è di abbandonare il carbone entro il 2025 o anche prima. Io spero di riuscire entro il 2024, se i livelli del gas attuali tengono", ha detto Pichetto Fratin.

Nell'ambito dell'attuale piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), in fase di revisione, il governo punta a rinunciare al carbone nel 2025.

Secondo quanto ha affermato il ministro il gas naturale, considerato il combustibile fossile meno inquinante, dovrebbe accompagnare il percorso di transizione energetica dell'Italia fino al 2050, mentre il Paese incrementa gradualmente la capacità di produzione di energia rinnovabile.

Il nuovo PNIEC, che sarà redatto entro fine giugno, punterà ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili a due terzi del totale entro il 2030, ribaltando la proporzione attuale che vede le rinnovabili ferme a un terzo del totale, ha spiegato Pichetto Fratin.

Il ministro ha sottolineato che spetterà ai futuri governi decidere se reintrodurre l'energia nucleare, messa da parte in Italia in seguito a un referendum alla fine degli anni '80 dopo la catastrofe di Chernobyl nell'ex Unione Sovietica.

© Reuters. Foto d'archivio di turbine eoliche dietro il complesso della Carbosulcis a Carbonia, Sardegna, Italia. 30 agosto 2012. REUTERS/Alessandro Bianchi

"Gli analisti dicono che non ci arriviamo - non è una mia previsione - dicono che non ci arriviamo solo con le rinnovabili senza nucleare, però questa è una valutazione che si porranno i governi successivi", ha detto Pichetto Fratin, aggiungendo che l'attuale governo ha scelto di continuare con la ricerca e la sperimentazione del nucleare.

Il ministro si attende "a giorni" il via libera della Commissione europea sulla bozza di decreto ministeriale per la nascita delle 'comunità energetiche' e aggiunge di essere impegnato nel confronto con le regioni per definire le cosiddette 'aree idonee' per l'installazione di impianti di energia rinnovabile.

(Francesca Landini, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)

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