16 luglio (Reuters) - I mercati dell'area Asia-Pacifico non sembrano aver risentito in particolare del dato positivo del Pil cinese nel secondo trimestre, e il principale indice azionario della regione è lievemente negativo.
L'economia cinese ha registrato un'espansione del 2% nel secondo trimestre rispetto a quello precedente, portando la crescita annua del Pil al 7,5%, leggermente sopra la media delle previsioni. E sono positivi anche i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale di giugno.
I dati confermano che il gigante asiatico si è stabilizzato dopo un traballante inizio d'anno, ma le prospettive mondiali restano incerte, in particolare per le debolezze delle ultime settimane nella zona euro.
"Il dato sul Pil è in linea con le nostre attese, ma la ripresa è ancora fragile, data in particolare la correzione del mercato immobiliare", ha commentato Chang Jian, analista Barclays a Hong Kong. "La ripresa dipende in ampia parte dal sostegno governativo".
A pesare sulle borse asiatiche invece la chiusura negativa di Wall Street, influenzata dalle dichiarazioni della presidente della Federal Reserve Usa, Janet Yellen, sui problemi che riguardano il mercato del lavoro e anche sul rischio di una "bolla" dei prezzi di alcuni comparti azionari.
Intorno alle 8,40 l'indice MSCI, che non include la borsa giapponese, segna -0,17% a 499,04 punti.
A TOKYO l'indice Nikkei ha terminato la seduta in negativo, -0,1%, mentre il più ampio Topix ha chiuso praticamente piatto.
Positiva MUMBAI, grazie all'andamento dei titoli bancari, dopo la decisione della banca centrale di esentare gli istituti di credito dalle necessità di creare riserve quando emettono bond a lungo termine per finanziare infrastrutture.
Positive anche SINGAPORE e SYDNEY , quest'ultima grazie ai titoli minerari favoriti dai nuovi prezzi del ferro grezzo.
I dati sul Pil della Cina hanno avuto poco effetto sugli stessi indici cinesi. HONG KONG è attorno a +0,1%, SHANGHAI in lieve ribasso. Il titolo di Prada perde oltre lo 0,7%.
A SEUL il won viaggia ai minimi degli ultimi due mesi e mezzo, dopo i segnali di un possibile taglio del tasso d'interesse, data la situazione di debolezza della quarta economia asiatica, ma le notizie sul Pil cinese hanno fornito sostegno alla borsa, che ha chiuso piatta.
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