MILANO (Reuters) - Telecom Italia (MI:TLIT)
** Seduta all'insegna degli acquisti per il titolo della società di tlc.
** Attorno alle 15,05, Telecom balza del 2,42%, a 0,8250 euro, dopo aver toccato un massimo di 0,8330 euro. Scambi intensi: sono passati di mano circa 89 milioni di pezzi, contro una media dell'intera seduta di 75,213 milioni negli ultimi trenta giorni.
** Gli analisti ritengono che la corsa di Telecom sia alimentata soprattutto dall'attesa di conti trimestrali molto positivi.
** Sullo sfondo, però, le tensioni fra l'AD Flavio Cattaneo e Vivendi (PA:VIV).
** Secondo gli analisti, se le incomprensioni tra manager e azionista dovessero sfociare in una separazione, si tradurrebbero in una flessione delle quotazioni.
** "Il dato di fatto è che il rapporto tra Cattaneo e Vivendi si è incrinato", argomenta un analista. "Stanno cercando di commissariarlo. Dal mio punto di vista, non c'è nulla di buono. I numeri della trimestrale, però, saranno positivi. Cattaneo sta lavorando molto bene. E sarebbe negativo se venisse fatto fuori".
** Un secondo analista prevede che "se ci fosse l'ufficialità di un addio di Cattaneo, il titolo si rimangerebbe i progressi. Lui è forte dei numeri che ha in mano. Se si presentasse con una bella trimestrale, come è probabile, e rating cambiato, potrebbe anche recitare la parte di chi viene mandato via ingiustamente. Ci stiamo avvicinando alla publicazione della trimestrale e, dopo il miglioramento del rating, qualcuno sta facendo 1+1=3. Ma un eventuale abbandono dell'AD sarebbe uno choc. Mi aspetto molta volatilità sul titolo in entrambi gli scenari", conclude l'analista. "Dovesse restare avrebbe un impatto positivo; in caso di addio assisteremmo ad un crollo".
** "A livello fondamentale è sicuramente una value story", sottolinea Emanuele Rigamonti, capital structure analyst di JCI Capital. "Il business domestico tratta a circa 5,7 volte l'ebitda 2017 contro una media di 6,5 volte per il settore. La ristrutturazione è stata avviata con risultati già evidenti, sia a livello di stabilizzazione della top line, sia sul fronte dell'efficienza aziendale, con un ebitda margin in espansione (sopra il 42% nel 2016 dal 35,6% dell'anno precedente, e una previsione di oltre il 43% nel 2017). Ci sono una serie di rischi/colli di bottiglia che sinora hanno impedito al titolo di riflettere il miglioramento organico del business sottostante. In particolare", prosegue Rigamonti, "lo scontro con il governo sulle aree bianche e l'impatto potenziale dell'ingresso di Iliad. Infine, c'è stato un cap tecnico dettato dal range di conversione del convertendo (0,86–1,032 euro; il prezzo verrà fissato il 24 luglio). Sullo sfondo, la leva finanziaria, che potrebbe pesare sui conti in un possibile ciclo di rialzo dei tassi. Di conseguenza", conclude l'analista, l'appetito degli investitori è stato ridotto e l'azione ha sottoperformato, nonostante una costante revisione al rialzo delle stime negli ultimi trimestri e chiari segnali di inflection point".