ROMA (Reuters) - Il premio alla lista previsto dalla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum, è quello che maggiormente garantisce la certezza della vittoria dopo il voto, ma non è un totem inviolabile.
Lo ha detto Matteo Renzi in una intervista a Bruno Vespa per il suo nuovo libro, secondo una anticipazione distribuita alle agenzie di stampa.
"Questa legge, grazie ai ballottaggi, garantisce la certezza della vittoria. I candidati nei collegi dovranno tornare a guardare in faccia gli elettori, mentre prima veniva eletto il numero 27 di una lista che nessuno, magari, aveva mai visto. A dimostrazione che prima di oggi il sistema non ha mai funzionato, ci sono 63 governi e 27 presidenti del Consiglio in meno di settant'anni", ha detto il premier.
Al giornalista che chiedeva se fosse vero che stesse ripensando alla possibilità che il ballottaggio si faccia tra coalizioni, Renzi ha risposto: "Non ci sto ripensando. Io preferisco il premio alla lista. È più logico, è in linea con il partito a vocazione maggioritaria, che è la natura del Pd. Poi è ovvio che non abbiamo totem ideologici. Nessuna legge da sola garantisce la governabilità. È il sistema politico che deve farlo".
La nuova legge elettorale approvata a maggio prevede un premio di maggioranza alla Camera per la lista che prende almeno il 40% dei voti al primo turno o vince il ballottaggio.
L'Italicum è valido solo per la Camera mentre il Senato, quando sarà approvata la riforma costituzionale, diventerà una assemblea di delegati regionali non legati al governo dal voto di fiducia.