Il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha lanciato un appello alla solidarietà tra i membri dell’OPEC in risposta alle potenziali sanzioni statunitensi che potrebbero colpire le esportazioni petrolifere del paese. Questo appello è giunto dopo che il Presidente USA Donald Trump ha annunciato l’intenzione di rinnovare la sua campagna di "massima pressione" sull’Iran, che potrebbe avere un impatto significativo sull’offerta globale di petrolio.
Durante un incontro con il Segretario Generale dell’OPEC Haitham Al Ghais, Pezeshkian ha sottolineato l’importanza dell’unità all’interno dell’organizzazione per resistere alle possibili sanzioni statunitensi. Il presidente iraniano ha evidenziato come gli sforzi collaborativi potrebbero impedire agli USA di esercitare pressioni sui singoli membri dell’OPEC. L’incontro si è svolto nel contesto delle discussioni sulla stabilità del mercato petrolifero, con l’Iran che attualmente detiene la presidenza di turno dell’OPEC.
L’Iran, importante produttore di petrolio, esporta circa 1,5 milioni di barili al giorno, principalmente verso la Cina. Queste esportazioni rappresentano circa l’1,4% dell’offerta totale mondiale di petrolio. La potenziale perdita del petrolio iraniano a causa delle sanzioni statunitensi potrebbe avere un effetto significativo sul mercato. Durante il precedente mandato di Trump, politiche sanzionatorie simili hanno causato una drastica riduzione delle esportazioni petrolifere iraniane, che sono scese a circa 200.000 barili al giorno in alcuni mesi del 2020.
In questo contesto, il Ministro del Petrolio iraniano Mohsen Paknejad ha comunicato ad Al Ghais che le sanzioni unilaterali sui produttori di greggio porterebbero all’instabilità nei mercati energetici e danneggierebbero i consumatori a livello globale. Ha sottolineato la necessità di depoliticizzare il mercato petrolifero per garantire la sicurezza energetica. Paknejad ha anche affrontato le sfide del mercato petrolifero globale, in particolare riguardo agli investimenti upstream, e ha menzionato che Teheran ha preparato strategie per far fronte a qualsiasi scenario derivante dalle sanzioni statunitensi.
Le dichiarazioni di Paknejad e l’incontro con il segretario generale dell’OPEC sottolineano l’approccio proattivo dell’Iran nel rafforzare la propria posizione all’interno dell’OPEC e nel più ampio mercato energetico. Il ministro del petrolio iraniano, eletto presidente della Conferenza OPEC per il 2025 lo scorso dicembre, ha ribadito la prontezza del paese nell’affrontare potenziali sfide nel settore energetico.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell’intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.