Investing.com - Il prezzo dell’oro scende per la quarta seduta consecutiva questo giovedì, segnando il minimo di oltre una settimana, con i mercati alle prese con l’incertezza su chi sarà il prossimo presidente della Federal Reserve e come questa decisione influenzerà le prospettive per i tassi di interesse.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà l’attuale Presidente Janet Yellen nel corso della giornata, nell’ambito della sua ricerca di un nuovo candidato per la posizione.
Yellen è nella rosa dei cinque candidati che Trump sta considerando. L’economista dell’Università di Stanford John Taylor, considerato dagli analisti più interventista di Yellen, è al momento ritenuto essere il favorito, secondo quanto riportato dai media.
Taylor è noto per essere il fautore di una politica monetaria basata su una regola, la cosiddetta “regola di Taylor”, secondo cui il tasso dei Fed fund dovrebbe essere molto più alto rispetto al livello attuale.
Gli operatori dei mercati tengono d’occhio inoltre l’attuale Governatore della Fed Jerome Powell e l’ex membro della Fed Kevin Warsh come potenziali candidati per succedere a Yellen al termine del suo mandato, a febbraio.
Il Presidente Donald Trump annuncerà la sua decisione sul prossimo presidente della Fed nei “prossimi giorni”, secondo quanto reso noto ieri dalla portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders.
Il dollaro resta vicino al massimo di due settimane contro le altre principali valute, mentre il rendimento dei bond resta supportato vicino ai recenti massimi, pesando sulla richiesta dei lingotti.
Sul Comex, i future dell’oro scendono di 2,50 dollari, o dello 0,2%, a 1.280,50 dollari l’oncia troy alle 3:00 ET (07:00 GMT), dopo aver segnato il minimo dal 9 ottobre di 1.277,60 dollari all’inizio della seduta.
Il metallo prezioso è sceso di circa lo 0,3% ieri, registrando un calo per la terza seduta consecutiva.
La probabilità di un aumento dei tassi a dicembre è pari a circa il 90%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La banca centrale USA ha già alzato i tassi due volte quest’anno.
Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
Sul Comex, i future dell’argento sono pressoché invariati a 17,00 dollari l’oncia troy. Intanto, il platino scende dello 0,2% a 923,40 dollari, mentre il palladio va su dello 0,6% a 959,00 dollari l’oncia.
I future del rame sono stabili a 3,177 dollari la libbra, con gli investitori che valutano una serie di dati economici rilasciati dalla Cina, il principale consumatore mondiale del metallo rosso.
Il PIL del terzo trimestre indica che l’economia cinese è cresciuta del 6,8% rispetto allo scorso anno, in linea con le aspettative degli analisti. Il dato è leggermente inferiore alla crescita del 6,9% registrata nel secondo trimestre.
Gli altri dati rilasciati sono misti. La produzione industriale cinese è salita del 6,6% a settembre, rispetto ad un anno fa, più del 6,2% previsto. Anche le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, con un aumento del 10,3% rispetto all’anno scorso, più del 10,2% previsto. Gli investimenti fixed asset su base mensile, tuttavia, hanno deluso le attese.