Di Gina Lee
Investing.com - Il prezzo del greggio crolla negli scambi asiatici di questo lunedì, mentre la pandemia continua a pesare sulla domanda e la guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia si trascina.
I future del Brent crollano del 4,62% a 26,66 dollari alle 22:04 ET (03:04 GMT), mentre i future del greggio WTI USA registrano un crollo del 5,3% a 20,37 dollari.
La domanda di greggio dovrebbe ridursi tra i 15 e i 20 milioni di barili al giorno, scrive Reuters, man mano che più paesi imporranno ed estenderanno chiusure per frenare la diffusione del COVID-19.
Nel frattempo, né Arabia Saudita né Russia sembrano intenzionate a fare un passo indietro dall’idea di aumentare la produzione nella loro guerra del prezzo. Un delegato ha riferito a Bloomberg che le nazioni OPEC, tra cui l’Arabia Saudita, sono contrarie a convocare un vertice di emergenza sul tonfo del prezzo.
Lachlan Shaw, a capo delle ricerche sulle materie prime della National Australia Bank, ha detto alla CNBC che “OPEC, Arabia Saudita e Russia potrebbero appianare le loro divergenze, ma non c’è molto che l’OPEC possa fare … Lo shock sullo domanda per il COVID-19 è troppo grande. La realtà è che le scorte globali si riempiranno in un paio di mesi se non cambierà niente e questo avrà un impatto distruttivo sui prezzi”.
Vivek Dhar, analista delle materie prime della Commonwealth Bank of Australia, concorda, spiegando a Bloomberg che “le preoccupazioni per la domanda sono grandi ma ben note, ciò che ha portato giù il mercato sono i segnali arrivati da Arabia Saudita e Russia, che intendono proseguire sulla strada intrapresa. Le speranze dei mercati di un accordo si sono distrutte”.
“Dal punto di vista fisico, la situazione è nera”, aggiunge Shaw. “C’è bisogno di un segnale forte per dire ai fornitori che si tratta di una situazione diabolica”.