Investing.com -- L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, collettivamente noti come OPEC+, stanno valutando di ritardare i previsti aumenti mensili della produzione, che dovevano iniziare ad aprile.
Questa decisione è in fase di valutazione nonostante la richiesta del presidente statunitense Donald Trump di prezzi del petrolio più bassi, come riportato da Bloomberg News.
I mercati petroliferi globali sono attualmente troppo instabili per riavviare la produzione, secondo un delegato anonimo coinvolto nelle discussioni. Il gruppo deve ancora prendere una decisione definitiva e manca un consenso sulla strada da seguire. La decisione finale è attesa nelle prossime settimane.
Se il gruppo decidesse di ritardare il modesto aumento di 120.000 barili al giorno, sarebbe la quarta volta che l'alleanza, guidata dall'Arabia Saudita e dalla Russia, rinvia i piani per riprendere la produzione. La produzione è ferma dal 2022. L'obiettivo attuale del gruppo è di ripristinare un totale di 2,2 milioni di barili al giorno in incrementi mensili entro la fine del 2026.
La scorsa settimana, il segretariato OPEC con sede a Vienna ha pubblicato un rapporto che evidenzia i rischi posti dai dazi commerciali statunitensi. Il rapporto ha affermato che queste misure hanno introdotto maggiore incertezza nei mercati. Questa incertezza potrebbe potenzialmente portare a squilibri tra domanda e offerta che non riflettono i fondamentali del mercato, risultando in una maggiore volatilità del mercato.
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