Investing.com - I futures dell’oro scendono al minimo di una settimana questo giovedì, mentre l’euro crolla contro il dollaro dopo le parole del Presidente della BCE Mario Draghi secondo cui il livello di allentamento della banca dovrà essere riesaminato in occasione del vertice di dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre scende di 1,40 dollari, o dello 0,12%, a 1.165,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata statunitense. Il prezzo è precedentemente crollato a 1.162,90 dollari, il minimo dal 13 ottobre.
L’euro crolla di oltre l’1% contro il dollaro, mentre l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,9% a 95,91, il massimo dal 6 ottobre.
Un dollaro forte in genere pesa sull’oro, poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che i policy maker dovranno rivalutare il volume dello stimolo monetario in occasione del vertice di dicembre.
Draghi ha aggiunto che il programma di allentamento monetario della banca centrale andrà avanti almeno fino a settembre del 2016 ed anche oltre se necessario, fin quando l’inflazione non si avvicinerà al 2%.
I commenti hanno seguito la decisione della BCE di mantenere il tasso di interesse di riferimento al minimo storico dello 0,5%. La banca centrale ha inoltre mantenuto i prestiti marginali allo 0,30% ed il tasso di deposito al -0,20%.
Intanto, negli Stati Uniti, il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è saòito di 3.000 unità a 259.000 la scorsa settimana. Gli analisti avevano previsto un aumento di 9.000 unità a 265.000 dal totale della settimana precedente di 256.000 unità.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono rimaste al di sotto delle 300.000 unità per 32 settimane consecutive, segnale di un consolidamento del mercato del lavoro.
Gli investitori stanno cercando di capire quando la Federal Reserve deciderà di alzare i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio, dopo i recenti report economici che hanno rivelato un quadro misto della crescita economica USA.
La tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed negli ultimi mesi è stata un costante oggetto di discussione sui mercati. La banca centrale USA ha in programma altri due vertici di politica monetaria quest’anno: uno la prossima settimana e l’altro a dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre subisce un’impennata di 3,4 centesimi, o dell’1,45%, a 2,395 dollari la libbra negli scambi della mattinata newyorkese.