Investing.com - L’oro scende questo martedì ma resta supportato al di sopra del minimo di un mese mentre gli investitori attendono l’intervento della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen nel corso della giornata tra i dubbi sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi di interesse statunitensi.
I futures dell’oro USA con consegna a giugno scendono dello 0,11% a 1.220,7 dollari l’oncia.
Ieri l’oro è sceso al minimo di un mese di 1.207,83 dollari prima di chiudere in salita a 1.221,46 dollari.
Gli investitori hanno rinviato le aspettative di un aumento dei tassi USA a breve termine quando ieri i i dati statunitensi deludenti sulle spese dei consumatori e l’inflazione hanno spinto la Fed di Atlanta ad abbassare le previsioni di crescita per il primo trimestre allo 0,6% dall’1,4%.
Le spese pro capite sono salite dello 0,1% a febbraio, secondo il Dipartimento per il Commercio, in linea con le aspettative degli analisti, ma il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso.
Intanto, l’inflazione secondo l’indice PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è sceso dello 0,1% il mese scorso ed è salito di solo l’1% rispetto allo scorso anno.
Dai dati emerge che la Fed potrebbe alzare i tassi di interesse solo gradualmente quest’anno, nonostante il consolidamento del mercato del lavoro.
Un aumento dei tassi di interesse supporterebbe il biglietto verde aumentandone l’appeal per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento, pesando però sull’oro poiché lo renderebbe più costoso per i titolari di altre valute.
L’oro è schizzato di quasi il 15% quest’anno, incoraggiato dall’aumento di investimenti rifugio nei timori per la crescita economica globale all’inizio dell’anno.
Tuttavia, il metallo prezioso si è indebolito nelle ultime settimane tra le aspettative che la Fed possa alzare presto i tassi di interesse.
Intanto, i futures dell’argento USA con consegna a maggio scendono dello 0,46% a 15,12 dollari l’oncia. Il rame con consegna a maggio crolla dell’1,2% a 2,219 dollari la libbra.