Investing.com - Il prezzo dell’oro in calo questo venerdì, gli operatori dei mercati restano concentrati sui dati statunitensi previsti nel corso della giornata, alla ricerca di indicazioni sull’andamento dell’economia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è in calo dello 0,40% a 1.344,65 dollari l’oncia troy.
Il contratto di dicembre ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,14% a 1.350,00 dollari l’oncia.
Supporto a 1.328,50, minimo del 9 agosto e resistenza a 1.354,20 dollari, il massimo del 10 agosto.
Restano cauti gli investitori, in attesa del rilascio dei dati USA sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori, dopo i dati della scorsa settimana che hanno ridimensionato le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Fed nel corso del 2016.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato che il numero delle nuove richieste di disoccupazione è sceso la scorsa settimana di 1.000 unità a 266.000, deludendo le attese di un calo di 4.000 unità a 265.000.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
Stamane i dati rilasciati in Cina hanno mostrato che la produzione industriale ha registrato una crescita del 6,0% al luglio, contro le previsioni di una crescita del 6,1% e dopo l’aumento del 6,2% segnato a giugno.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio sono salite al tasso annuo del 10,2%, contro le stime di una crescita del 10,5%.
I dati alimentano ulteriormente i timori sul rallentamento della seconda economia mondiale. La Cina è anche il secondo consumatore mondiale di oro.
Per quanto riguarda gli altri metalli, i futures dell’argento con consegna a settembre sono scesi dello 0,16%, a 19,992 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a settembre sono in calo dello 0,55% a 2,179 dollari la libbra.