Di Ambar Warrick
Investing.com - I prezzi dell’oro sono in calo questo lunedì, ma restano vicini ai livelli chiave raggiunti la scorsa settimana, mentre i timori di una crisi bancaria globale hanno mantenuto alta la domanda di beni rifugio.
La scorsa settimana i prezzi dell’oro sono saliti oltre i 2.000 dollari in seguito alle preoccupazioni per la caduta del prossimo domino tra le banche statunitensi ed europee, con il metallo giallo che quest’anno ha ampiamente superato il dollaro come bene rifugio.
Lunedì l’oro ha registrato alcune prese di profitto, subendo anche la pressione di una leggera ripresa del dollaro dopo che alcuni funzionari della Federal Reserve hanno dichiarato che la banca potrebbe aumentare i tassi almeno altre due volte.
L’oro spot gold è sceso dello 0,2% a 1.974,54 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro con scadenza a giugno sono scesi dello 0,4% a $1.994,76 l’oncia al momento della scrittura.
Nel fine settimana i funzionari statunitensi ed europei hanno avvertito che il settore bancario è stato monitorato attentamente per individuare eventuali segnali di una potenziale contrazione del credito. L’ultima fonte di preoccupazione per il mercato è stata Deutsche Bank AG (ETR:DBKGn), le cui azioni sono crollate la scorsa settimana dopo che il costo dell’assicurazione del debito della banca contro un potenziale default è salito a quasi cinque anni.
I mercati temono il collasso delle banche europee dopo che il creditore svizzero Credit Suisse Group (NYSE:CS) è stato rilevato da UBS Group AG (NYSE:UBS) in un accordo di emergenza mediato dalle autorità di regolamentazione.
Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che è ancora troppo presto per valutare l’impatto che una crisi bancaria avrà sull’economia e come potrebbe influenzare le decisioni sui tassi di interesse.
Il vicepresidente della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, ha invece avvertito che una crisi bancaria potrebbe comportare una riduzione della crescita e dell’inflazione. Finora la BCE ha dichiarato che continuerà a inasprire la politica monetaria.
Nelle ultime tre settimane, l’oro e gli altri metalli preziosi hanno registrato un’impennata a causa dei timori di una crisi bancaria, che hanno fatto aumentare le scommesse su un minore inasprimento della politica monetaria quest’anno. La Federal Reserve ha aumentato i tassi come previsto la scorsa settimana, ma ha anche lasciato intendere che il picco dei tassi di interesse è a portata di mano.
È probabile che l’oro rimanga sotto pressione nei prossimi giorni a causa dei persistenti timori di una crisi bancaria.
Anche gli altri metalli preziosi sono in calo questo lunedì, con i future del platino in calo dello 0,2%, mentre i future dell’argento sono scesi dello 0,1%.
Tra i metalli industriali, i prezzi del rame sono scesi leggermente dopo aver registrato forti oscillazioni nelle sessioni precedenti, poiché i mercati hanno soppesato l’indebolimento del dollaro e i timori di un rallentamento della crescita economica globale.
I future del rame sono scesi dello 0,1% a 4,0762 dollari la libbra.