Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi asiatici di questo giovedì, mentre le borse segnano una ripresa sulla scia degli sviluppi politici ad Hong Kong e della notizia che Stati Uniti e Cina riprenderanno le trattative commerciali ad ottobre.
I future dell'oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,4% a 1.553,55 dollari l’oncia troy alle 00:25 ET (04:25 GMT).
Il calo del metallo prezioso, tradizionale investimento rifugio, si è registrato in seguito al dietrofront sulla controversa proposta di legge sull’estradizione ad Hong Kong.
La legge aveva innescato inattese proteste in città da giugno e la sua cancellazione era parte delle cinque richieste per cui si battevano i manifestanti.
Tuttavia, nonostante la notizia, molti ritengono che gli scontri continueranno.
Michael Yoshikami, fondatore ed amministratore delegato di Destination Wealth Management, ha riferito in una intervista alla CNBC che “il danno è fatto”.
“Sebbene sia dell’idea che si tratti sicuramente di un passo avanti positivo verso un qualche tipo di risoluzione, penso anche che l’impatto verrà avvertito ad Hong Kong”, afferma. “Ritengo che si tratti di qualcosa con cui dovremo avere a che fare per un periodo di tempo significativo, sicuramente per dei mesi”.
Ciononostante, la notizia ha spinto su le borse globali, con l’indice Hang Seng di Hong Kong schizzato del 4% ieri. Il prezzo dell’oro, invece, ne soffre.
In Europa, il Primo Ministro britannico Boris Johnson è stato sconfitto in Parlamento ieri, con i legislatori che gli hanno impedito di far uscire il paese dall’Unione Europea senza accordo il 31 ottobre.
Malgrado le perdite di oggi, il prezzo dell’oro continua a segnare un’impennata di oltre il 20% sull’anno, alimentata dai timori per un peggioramento dello scontro commerciale, per l’incertezza politica nel Regno Unito ed in Europa e per una possibile recessione mondiale.
I future dell'oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,4% a 1.553,55 dollari l’oncia troy alle 00:25 ET (04:25 GMT).
Il calo del metallo prezioso, tradizionale investimento rifugio, si è registrato in seguito al dietrofront sulla controversa proposta di legge sull’estradizione ad Hong Kong.
La legge aveva innescato inattese proteste in città da giugno e la sua cancellazione era parte delle cinque richieste per cui si battevano i manifestanti.
Tuttavia, nonostante la notizia, molti ritengono che gli scontri continueranno.
Michael Yoshikami, fondatore ed amministratore delegato di Destination Wealth Management, ha riferito in una intervista alla CNBC che “il danno è fatto”.
“Sebbene sia dell’idea che si tratti sicuramente di un passo avanti positivo verso un qualche tipo di risoluzione, penso anche che l’impatto verrà avvertito ad Hong Kong”, afferma. “Ritengo che si tratti di qualcosa con cui dovremo avere a che fare per un periodo di tempo significativo, sicuramente per dei mesi”.
Ciononostante, la notizia ha spinto su le borse globali, con l’indice Hang Seng di Hong Kong schizzato del 4% ieri. Il prezzo dell’oro, invece, ne soffre.
In Europa, il Primo Ministro britannico Boris Johnson è stato sconfitto in Parlamento ieri, con i legislatori che gli hanno impedito di far uscire il paese dall’Unione Europea senza accordo il 31 ottobre.
Malgrado le perdite di oggi, il prezzo dell’oro continua a segnare un’impennata di oltre il 20% sull’anno, alimentata dai timori per un peggioramento dello scontro commerciale, per l’incertezza politica nel Regno Unito ed in Europa e per una possibile recessione mondiale.