Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo martedì, mentre il dollaro rimane pressoché invariato sulla scia della notizia che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha tagliato le previsioni sulla crescita economica globale per il 2018 ed il 2019.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,5% a 1.193,90 dollari l’oncia troy alle 1:50 ET (05:50 GMT).
Il Fondo ha reso noto che ora prevede una crescita del 3,7%, in calo rispetto al 3,9% stimato a luglio. Si tratta del primo taglio delle previsioni dal luglio 2016.
Il peggioramento delle condizioni finanziarie e le fuoriuscite di capitale mettono sotto pressione i mercati emergenti, mentre l’inasprimento dello scontro commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali pesa sulle prospettive economiche globali, aggiunge il FMI.
“La crescita statunitense scenderà quando parte del suo stimolo fiscale si invertirà”, afferma Maurice Obstfeld, capo economista del FMI. “Malgrado l’attuale slancio della domanda, abbiamo abbassato le nostre previsioni sulla crescita USA per il 2019 per via dei recenti dazi applicati su una serie di importazioni dalla Cina e per via della replica dei cinesi”.
Il Fondo ha inoltre ridotto le previsioni sulla crescita per la Cina dal 6,4% al 6,2% per il 2019.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 95,44.
“L’oro sta trovando supporto dalla caccia agli affari ed anche dalla richiesta di investimenti rifugio nei timori di un potenziale selloff dei titoli azionari”, spiega Stephen Innes, a capo del trading per l’Asia Pacifica di Oanda a Singapore.
“Credo fermamente che il mercato stia sottovalutando la possibilità di un deragliamento dei mercati azionari. Si tratta di una copertura fondamentale per l’oro secondo me”.
L’oro è crollato di oltre il 13% da aprile, tra il dollaro più forte e l’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro, considerati fattori scatenanti delle vendite.
La Fed ha aggiunto un quarto di punto ai tassi nell’ultima settimana di settembre, portandoli ad un range compreso tra il 2,0% e il 2,25% ed ha segnalato un altro incremento a dicembre. La scorsa settimana, il Presidente della Fed Jerome Powell ha affermato che i tassi potrebbero salire sopra il previsto livello “neutro” man mano che l’economia continuerà a crescere.