Investing.com - Il prezzo dell’oro cancellale perdite precedenti e sale ai massimi questo mercoledì, mentre gli investitori attendono i verbali del vertice di politica monetaria di aprile della Fed previsti nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno salgono di 2,30 dollari, o dello 0,19%, a 1.209,00 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata statunitense. Il prezzo resta in un range stretto compreso tra 1.202,90 e 1.210,90 dollari.
Ieri, l’oro è crollato di 20,90 dollari, o dell’1,7%, a 1.206,70 dollari, poiché il dollaro più forte pesa sulla richiesta del metallo prezioso. Lunedì i futures hanno toccato il massimo di tre mesi di 1.232,00 dollari.
Supporto a 1.190,40 dollari, il minimo dal 13 maggio e resistenza a 1.232,00 dollari, il massimo dal 18 maggio.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio salgono di 7,4 centesimi, o dello 0,43% a 17,14 dollari l’oncia troy. L’argento ieri è crollato di 66,1 centesimi, o del 3,73%, a 17,07 dollari.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,05% a 95,41 dopo aver toccato quota 95,94, il massimo dal 5 maggio.
L’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione dei verbali del vertice di aprile della Federal Reserve, prevista per oggi, ed al discorso di venerdì della Presidente della Fed Janet Yellen per avere maggiori informazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi.
I dati incoraggianti hanno alimentato le speranze di vedere una ripresa della crescita economica nel secondo trimestre dopo il brusco rallentamento visto nel primo trimestre dell’anno.
Intanto, il rame con consegna a luglio scende di 0,4 centesimi, o dello 0,12%, a 2,834 dollari la libbra, poiché pesa la prospettiva di un default in Grecia mentre si avvicina la scadenza del 5 giugno, data in cui Atene dovrà aver raggiunto un accordo con i creditori.
La Grecia sta cercando di raggiungere un accordo con i creditori internazionali sulle riforme economiche che dovrà implementare prima di poter ricevere l’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro del piano di salvataggio da 240 miliardi di euro.
Atene dovrà restituire al Fondo Monetario Internazionale 305 milioni di euro entro il 5 giugno ma, se non dovesse raggiungere un accordo, il paese andrà incontro al default.