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Oro in salita, il dollaro crolla nel calo delle speculazioni sulla Fed

Pubblicato 16.08.2016, 08:51
© Reuters.  Oro sostenuto dal calo delle speculazioni su un taglio dei tassi dalla Fed
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Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita nella mattinata di questo martedì, dopo i rialzi segnati nella seduta precedente in seguito ai dati USA deludenti che hanno pesato sulle aspettative di un aumento dei tassi per la fine dell’anno.

L’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sale do 7,25 dollari, o dello 0,54%, a 1.354,75 dollari l’oncia troy, alle 06:50GMT, o 2:50AM ET.

Ieri l’oro è salito di 4,30 dollari, o dello 0,32%, dopo i dati che hanno mostrato che che l’indice manifatturiero della Fed ha segnato un’inattesa contrazione ad agosto alimentando i timori sulla forza della ripresa economica nel terzo trimestre.

I dati deludenti hanno spinto gli investitori a ridimensionare fortemente le aspettative di un aumento dei tassi. I futures del fondi Fed vedono attualmente solo al 9% la probabilità di un aumento dei tassi per settembre. È al 42% la probabilità di un aumento dei tassi per dicembre.

L’oro risente dell’andamento dei tassi USA. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, stamane è sceso al minimo di oltre una settimana di 95,03. Successivamente si è attestato a 95,07, in calo dello 0,5% sulla giornata.

Un dollaro più debole solitamente spinge l’oro perché aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari meno costose per i titolari di altre valute.

Il metallo giallo ha subito un’impennata al massimo di oltre due anni di 1.370 dollari questo mese, per poi andare nuovamente sotto pressione dopo il rilascio un report positivo sull’occupazione USA che aveva riacceso la speculazione di un aumento dei tassi USA nei prossimi mesi.

Tuttavia, i dati inaspettatamente deboli sulla produttività non agricola e sulle vendite al dettaglio hanno spinto gli investitori a ridimensionare le aspettative.

Nel corso della giornata sono attesi i dati sull’inflazione USA tramite i quali gli operatori cercheranno di valutare se la ripresa economica è tale da giustificare un aumento dei tassi nei prossimi mesi.

Attesi per domani invece i dati sui nuovi cantieri e sulle concessioni edilizie, nonché quelli sulla produzione industriale output relativi allo stesso mese.

Dall’inizio dell’anno il metallo prezioso è salito di quasi il 26%, spinto dai timori sulla crescita globale e dalle aspettative verso aspettative di stimolo monetario.

Sempre sul Comex i futures dell’argento con consegna a settembre sono saliti di 18,5 centesimi, o dello 0,93%, a 20,03 dollari l’oncia troy nella mattinata di Londra, mentre i futures del rame sono saliti di 0,3 centesimi a 2,155 dollari la libbra.

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