Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, la richiesta del dollaro si è indebolita dopo i dati deludenti di ieri sulle richieste di disoccupazione USA, mentre le speranze di arrivare ad una soluzione per la crisi greca hanno contribuito a ridurre la richiesta del biglietto verde.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto salgono dello 0,10% a 1.160,40 dollari.
Il contratto di agosto ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,37% a 1.159,20 dollari l’oncia.
Supporto a 1.145,90 dollari, il minimo di mercoledì e di quattro mesi e resistenza a 1.166,90 dollari, il massimo di ieri.
Il dollaro si è indebolito dopo i dati di ieri che hanno mostrato che le richieste di disoccupazione USA sono salite al massimo da febbraio la scorsa settimana.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 4 luglio sono aumentate di 15.000 unità a 297.000 dalle 282.000 registrate la settimana precedente.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,31% a 96,36 negli scambi europei del mattino.
Ieri la Grecia ha proposto dei tagli alle spese e un aumento delle tasse, un ultimo tentativo per ottenere altri fondi di salvataggio dall'Europa prima di andare in bancarotta.
Atene avrà bisogno di almeno 50 miliardi di euro per i prossimi tre anni. In cambio, il governo ha presentato numerose misure di austerity per un totale compreso tra 12 e 13 miliardi di euro, molto più di quanto proposto precedentemente dal paese.
In questo modo, la Grecia sembra sempre più vicina ad un accordo con i creditori, che domenica decideranno definitivamente se garantire al paese altri prestiti di emergenza.
Allo stesso tempo, la chiusura delle banche ed il limite giornaliero di 60 euro per i prelievi agli sportelli automatici sono stati prorogati fino a lunedì.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a settembre sono in salita dello 0,11% a 15,378 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a settembre scendono dello 0,78% a 2,531 dollari la libbra.
L’indice Shanghai Composite ha subito un’impennata di quasi il 5% questa mattina dopo che le autorità hanno aumentato i controlli sullo short-selling ed hanno allentato le regole per gli investimenti in titoli blue-chip da parte degli assicuratori per via del recente crollo dei titoli azionari cinesi.
Nelle ultime tre settimane, i titoli azionari cinesi sono crollati di oltre il 30%, pesando sui mercati finanziari globali.
I traders temono che il crollo dei titoli azionari possa allargarsi ad altri settori economici in Cina e che la domanda del metallo industriale da parte della nazione asiatica possa subire una riduzione.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.