Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane pressoché invariato negli scambi asiatici di questo lunedì, con i titoli azionari al rialzo nonostante le tensioni commerciali fra Cina e Stati Uniti.
Le borse asiatiche sono perlopiù in verde, sebbene il Presidente USA Donald Trump abbia dichiarato di non essere pronto a stringere un accordo commerciale con la Cina, che ha fissato il tasso di cambio dello yuan a livelli inferiori a 7 per tre sedute consecutive.
I future dell’oro sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sono stabili a 1.508,15 dollari l’oncia troy alle 1:10 ET (05:10 GMT).
Il prezzo dell’oro ha chiuso la scorsa settimana al rialzo dopo una serie di allentamenti da parte delle banche centrali per proteggere le proprie economie dalla svalutazione dello yuan. La Reserve Bank of New Zealand ha sorpreso i mercati con un taglio di mezzo punto percentuale la settimana scorsa. La banca centrale della Tailandia ha abbassato i tassi lo stesso giorno per la prima volta quest’anno e anche l’India, che ha dato il via ad una politica di allentamento all’inizio dell’anno, ha tagliato i tassi.
Nella settimana appena iniziata, i trader dell’oro saranno alla ricerca di indizi da parte della Federal Reserve ed altre banche centrali circa la possibilità di tagli maggiori dei tassi per attutire l’impatto dell’escalation del conflitto commerciale.
Per quanto riguarda i dati, sono attesi quelli sull’inflazione USA domani ed i report cinesi sulla produzione industriale di luglio e le vendite al dettaglio nel corso della settimana.
“Oltre ai nuovi dati statunitensi, ci saranno alcuni importantissimi indicatori su Cina, Germania e zona euro da seguire con attenzione”, afferma Fawad Razaqzada, analista di forex.com.
“Se i dati in queste regioni dovessero restare deboli, allora aspettiamoci cadute libere del rendimento dei bond, tradizionali asset rifugio, che potrebbero avere ripercussioni per i mercati finanziari nel complesso”.