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Oro sotto i 1.600 dollari dopo lo stop agli acquisti dalla Russia

Pubblicato 01.04.2020, 12:53
Aggiornato 01.04.2020, 12:56
© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – La Banca centrale russa ha deciso lo stop agli acquisti di oro, terminando così un programma decennale di interventi sul mercato della materia prima gialla. La Russia, infatti, aveva accumulato 2.300 tonnellate di oro dal 2007, diventando così un importante sostenitore della domanda e spingendo in alto i prezzi.

L'istituto centrale russo era riuscito a detenere nei suoi caveau 2.279,2 tonnellate di lingotti con un valore di 119,7 miliardi di dollari, secondo il Fondo Monetario Internazionale sulla base del prezzo al primo marzo scorso. L’oro rappresenta ormai un quinto delle riserve russe ed è il terzo asset, dopo il biglietto verde e l’euro.

Dalla giornata di oggi, inoltre, la Banca centrale russa non solo termina di incrementare le sue riserve auree, ma potrebbe anche vendere oro, in quanto l'agenzia russa Interfax ha diffuso la notizia di un disegno di legge presentato nel parlamento russo che punta ad accumulare risorse da impiegare nella lotta al coronavirus.

A questo punto, la banca centrale non è obbligata a vendere, ma lo stop agli acquisti libererà ingenti quantità di oro sui mercati, incidendo sugli scambi. Il prezzo dell'oro, intanto, tenta un recupero dopo che il calo dei giorni scorsi lo aveva portato sotto la quota di 1.600 dollari l'oncia.

"La Russia che si tira indietro sull'oro è un grande affare", ha detto Michael Norman, un ex trader del Credit Suisse e veterano del mercato dell'oro che da allora ha fondato la Mike Norman Economics di New York. "Sicuramente richiede, credo, una correzione piuttosto significativa del prezzo dell'oro per scontare uno dei più grandi acquirenti al mondo che si ritira dal mercato".

Norman spiega di essere uscito dalle sue posizioni in oro prima che le vendite aumentassero sui mercati fino a spingere il prezzo sotto quota 1.600 dollari, per poi recuperare leggermente. L'analista, però, si attende un ulteriore calo. "Penso che vedremo sicuramente il livello test di 1450 dollari un'altra volta", spiegava per poi prevedere che "in realtà si potrebbe assistere ad una discesa fino a 1.300 dollari, forse fino a 1.370-1.380 dollari".

Da Mosca, però, il ritmo di accumulo delle riserve auree era già sceso in passato, segnando un calo del 42% rispetto ai record del 2018, restando intorno a 158,1 tonnellate, anche se rappresenta una quota importante.

Nel frattempo, dalla Russia si impennavano le esportazioni di oro, con il 2019 che ha visto uscire dal paese 100,5 tonnellate di lingotti, quota decisamente superiore alle 16 tonnellate del 2018.

I cambi di strategie hanno portato diverse società aurifere russe come Polyus Gold a premere sul governo per ottenere la licenza per l'esportazione diretta, privilegio riservato finora solo alle banche, salvo situazioni occasionali.

Vendere oro contro il calo del greggio

Secondo il ministro delle Finanze russe, Antona Siluanov, la vendita dell'oro consente alla Russia di affrontare il calo del prezzo del greggio, oggi intorno ai 20 dollari al barile.

“Anche se il prezzo del petrolio dovesse scendere a 30 dollari al barile, o a 20 dollari, saremo in grado di onorare i nostri impegni per tre anni, senza alcuno shock o difficoltà”, perché “abbiamo accumulato riserve auree pari al 7% del Pil”, spiegava il ministro alla Cnbc.

Se il greggio non riesce a recuperare, il petrolio di riferimento russo, l'Ural, viene scambiato a 22 dollari al barile, la metà rispetto a quanto necessario per far quadrare il bilancio dello Stato.

Ultimi commenti

bene .... i georgiani stanno comprando. Ringrazio i 12 dislike sul commento precedente. Saranno tutti corti o cerebralmente incapaci
a prescindere da quello che farà la Russia: voi perchè avete investito in Gold? perchè la Russia comprava o perchè, vista la proliferazione di fotocopiatrici per stampaggio valute, avete pensato che per l'oro non si possa fare un copia ed incolla?
ricordate che la Rusia stato uno dei pochi paesi al mondo in riuscire a pagare il suo debito con il FMI in passato dopo l'arrivo de Putin al potere ...
Mi chiedo in quale modo la domanda di oro reale possa modificare la quotazione del prezzo dei futures. Casomai è il contrario, comprate sui prezzi stabiliti dal mercato dei futures.
Benissimo!! Per la solita teoria contraria "ai soloni", occasione per comprare!! D'altronde con tutta questa "stampata di carta", un asset reale è sempre un asset reale!! Ai posteri..
Giusto.. nota però che nella modernità, il digitale sta' diventando reale non in parole ma anche all' atto pratico. Riflettete gente..
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah...... Petrolio in cambio di oro... Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah
Pierpaolo Febbo. io ho capito che si consiglia di vendere oro al ribasso per compensare le perdite che hai sul petrolio (da posizioni già aperte). Mi sembra plausibile
Paolo, scusami, ma se ci sarà recessione con milioni di posti di lavoro persi e con economie buttate al 1929, come pensano di sbarazzarsi dell'oro per sostenere il petrolio? A parte il calo della domanda che ancora ci sarà, il petrolio può arrivare a 15 dollari al barile. Capisco che magari un po' di oro lo puoi vendere per sostenere le spese sanitarie, ma come dice l'articolo, le vendite c'erano anche prima, tali da rimanere sempre in pari.
ma qualcosa di intelligente da scrivere non ce l'hai?
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