Investing.com - Il prezzo dell’oro questo martedì sale mentre diminuisce la propensione al rischio, dopo essere stato spinto dall’accordo stretto tra USA e Canada domenica che ha rappresentato il superamento dell’Accordo nordamericano per il libero scambio (NAFTA).
Il nuovo accordo garantisce il mantenimento della zona a libero commercio da 1,2 mila miliardi di dollari l’anno ed ha migliorato il sentimento dei mercati a Wall Street, ma l’incoraggiamento si è ridotto questa mattina, con le borse asiatiche perlopiù al ribasso e l’indice di Hong Kong Hang Seng crollato di oltre il 2,2% negli scambi del pomeriggio.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,34%, a 1.195,70 dollari l’oncia troy alle 2:00 ET (06:00 GMT).
“I prezzi oscillano intorno ai 1.190 dollari l’oncia e c’è una certa domanda da parte di speculatori e acquirenti fisici a questo livello”, afferma Peter Fung, a capo delle operazioni commerciali di Wing Fung Precious Metals ad Hong Kong.
L’oro è crollato del 13% dal suo picco di aprile, soprattutto a causa del dollaro forte, che è stato spinto dai dati positivi sull’economia USA e dai timori di una guerra commerciale globale.
“Non penso che il dollaro farà molto in vista dei dati sull’occupazione non agricola di venerdì. Mi aspetto che quei dati chiave incoraggino il ritmo degli aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve, evento che ritengo farà aumentare l’appeal del dollaro”, spiega Stephen Innes, a capo del trading per l’Asia Pacifica di OANDA a Singapore.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,04% a 94,96.
Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà un discorso dal titolo “Le prospettive per l’occupazione e l’inflazione” alla National Association for Business Economics nel corso della giornata e i trader seguiranno con particolare attenzione le sue parole alla ricerca di indicazioni sull’andamento futuro dei tassi di interesse.
La Fed ha alzato i tassi la scorsa settimana ed ha annunciato che interverrà altre quattro volte nel 2019 ed un’altra nel 2020.