Investing.com - I futures dell’oro oscillano vicino ai 1.200 dollari questo mercoledì, mentre i timori per l’assenza di un accordo tra la Grecia ed i suoi creditori sulle riforme economiche restano al centro dell’attenzione.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno scendono di 3,70 dollari, o dello 0,31%, a 1.199,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea. I futures restano in un range stretto tra 1.198,80 e 1.204,30 dollari.
Ieri, l’oro è salito di 9,40 dollari, o dello 0,79%, a 1.203,10 dollari. I futures troveranno supporto a 1.183,50 dollari, minimo dal 14 aprile e resistenza a 1.210,60 dollari, il massimo dal 10 aprile.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 3,5 centesimi, o dello 0,22% a 15,97 dollari l’oncia troy. Ieri, l’argento è salito di 11,9 centesimi, o dello 0,75%, a 16,00 dollari.
Il governo greco sembra lontano dal raggiungimento di un accordo con i creditori internazionali sulle riforme economiche necessarie per ottenere ulteriori fondi di salvataggio.
Atene deve pagare 780 milioni di euro al Fondo Monetario entro il 12 maggio e si teme che un default del debito possa costringere il paese ad uscire dalla zona euro.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 97,91 questa mattina.
Il rame con consegna a maggio scende di 0,5 centesimi, o dello 0,2%, a 2,698 dollari la libbra. Ieri il rame è crollato di 3,0 centesimi, o dell’1,12% a 2,702 dollari, per via dei timori per un default nel settore immobiliare cinese.
La preoccupazione per i default dei bond del paese ha scatenato i timori che gli accordi finanziari, che vincolano grandi quantità di rame, possano saltare.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale.